Due telecamere rubate, assieme ad una console Nintendo, un videogioco e una console PS Vita.
Il tutto nascosto nella borsa, rivestita internamente con carta stagnola allo scopo di eludere i sistemi di allarme, prima di incamminarsi velocemente verso l’uscita della FNAC di via Cappello, oltrepassando le casse senza minimamente farsi venire lo scrupolo di dover pagare la merce prelevata dagli scaffali.
Peccato che le sue gesta fossero riprese dalle videocamere di sorveglianza del punto vendita.
Addirittura, dopo aver notato che una commessa la stava osservando, la 30enne marocchina aveva deciso di accelerare il passo, perdendo anche un prodotto prelevato in precedenza.
All’uscita però era stata fermata da un addetto alla sicurezza che, informato delle azioni della ragazza dall’operatore alle videocamere di sorveglianza, aveva chiamato una pattuglia di carabinieri dell’aliquota radiomobile di Verona.
Gli stessi carabinieri, dopo averla dichiarata in stato d’arresto, l’hanno accompagnata questa mattina davanti alla dott.ssa Monica Sarti del Tribunale di Verona.
Il giudice, a seguito della convalida d’arresto e del giudizio direttissimo, l’ha condannata a 8 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 400 euro, sottoponendola anche all’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria.
Redazione
[28/04/2014]
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