Nel video un primo tentativo di bloccare l'uomo vede quest'ultimo finire in acqua. Vengono chiamati i rinforzi, arriva un motoscafo e alla fine saranno sei gli agenti necessari per caricarlo in motoscafo mentre la gente urla dietro alla Polizia Municipale e una giornalista riprende tutto.
Questo il video delle riprese che ha fatto scandalizzare Venezia, mentre il filmato su youtube sta facendo il record di clic come quando ci si imbatte in alcune riprese in cui la forza pubblica si accanisce contro un privato cittadino.
Bisogna dire però, per onestà e correttezza, che di violenze nel video non se ne vedono da parte dei vigili. Anzi, da alcuni tagli e stacchi del filmato potrebbe sembrare che ci sia stato un 'montaggio' post-riprese. Quella che è certa, perchè il video lo mostra inesorabilmente, è comunque la reazione della gente, residenti e passanti, che alla fine urla dietro ai vigili di tutto, anche in maniera offensiva, per quel tipo di arresto e per come è stato gestito.
In fondo, la storia sembra all'apparenza abbastanza semplice da gestire dal punto di vista ordine pubblico: c'è un uomo di origine iraniane che da anni illecitamente si posiziona in fondamenta nelle vicinanze del Ponte del Megio (dalle parti di San Giacomo dell'Orio) e fa quadretti.
L'uomo era stato più volte avvertito che non si poteva fare occupazione del suolo pubblico e attività di vendita senza gli opportuni permessi. Così, alla fine, è stato fermato e portato in centrale con il sequestro di tele e cavalletti.
La ribellione della gente contro i vigili, come si vede e si sente nel video, nasce dal fatto che raramente si vede un tale impiego di forza per reati ben più gravi che vengono compiuti in città , oppure un impegno neanche vagamente simile quando un privato cittadino ha bisogno della Polizia Municipale per questioni attinenti il far rispettare le norme che altri infrangono. Questo il sentimento popolare che è esploso quando passanti e residenti hanno visto gli agenti pur sempre far rispettare una normativa.
E ora il video sta facendo molto discutere in città .
paolo pradolin
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[20/07/2013]
(nota: il servizio è di reteveneta)
