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[20/06] La storia è quella "classica": un padre malato in patria che per salvarsi la vita deve sottoporsi ad un costoso intervento e a cure per cui i soldi non ci stanno.La situazione, attraverso l'abile interpretazione di chi la recita, sembra così disperata da intenerire chi la ascolta, tanto che spesso, specie se anziano, si sente quasi in obbligo di aiutare la sventurata figlia dal padre malato.
Nella rete questa volta è caduto un povero frate di 80anni di Vicenza. Il religioso ha aiutato Olivera Petrovic Ristic, 27 anni, di origine serba ma residente a Codroipo (Udine), consegnandole denaro, in più occasioni, fino a raggiungere una somma di quasi 50.000 euro. Ma lei non si è accontentata.La ragazza (nella foto) deve aver capito che il frate era vittima sempre più debole della sua affabulazione ed ha deciso di spingersi oltre. Fingendo, evidentemente, affetto e trasporto, ha sedotto il religioso che aveva speso 80 anni nella vita monastica.
E' iniziato così un rapporto affettivo tra i due che si è però interrotto bruscamente. Un bel giorno la 27enne ha spiegato al frate che, grazie ad una videocamera che aveva montato, aveva ripreso e registrato un rapporto sessuale tra di loro ed ora voleva, per iniziare, 5.000 euro per non divulgarlo attraverso internet.Questo violento richiamo alla vita reale ha convinto il religioso a fare la cosa giusta: si è presentato in caserma ed ha raccontato tutto ai carabinieri. I Militari del radiomobile di Vicenza hanno bloccato Olivera Petrovic Ristic venerdì pomeriggio, quando ha messo gli euro appena ricevuti dal frate nella borsetta, all'interno della stazione di Vicenza, luogo stabilito per l'incontro e per la formalizzazione del ricatto.Successivamente, durante la perquisizione a casa della stessa, è stata rinvenuta la memory card con il filmato del peccato.
Si continua ad indagare comunque per stabilire se la ragazza serba di 27 anni abbia architettato, e soprattutto messo in pratica, il piano da sola, mentre il povero frate è rimasto, affranto, ad affrontare i sensi di colpa.serena biondi
