Non serve la riqualificazione dell’area, i negozianti di via Poerio non riescono più a pagare l’affitto e sono costretti a chiudere.
Anzi è proprio anche a causa dell’infinito cantiere che molti si trovano a dovere smettere con la loro attività.
E così alcuni dal nulla, altri con un avviso, un negozio dopo l’altro chiude le sue saracinesche per non riaprire più.
Dei 14 negozi presenti lungo via Poerio, 5 sono chiusi e a settembre anche il centro Tim chiuderà i battenti e nessuno sa se in quei posti sorgeranno nuovi negozi oppure no. Certo la via è una di quelle più frequentate, ma dipenderà il tutto dall’affitto che i proprietari vorranno offrire.
Si perché nonostante i lavori, nonostante proprio a causa di essi i clienti non passassero più, gli affitti sono rimasti uguali. E così chi non vuole gettare la spugna, cerca un nuovo locale, magari più trafficato che possa compensare la retta dell’affitto.
Se la situazione però non è diversa anche in altre vie della città, come fanno altri negozi a resistere? Grazie alle tante iniziative che i negozianti hanno deciso di avviare per tenere viva la loro attività.
Un esempio sono i negozi di via Caneve e via San Girolamo che fino a sabato 17 organizzeranno mostre, sfilate e concerti. Con i negozianti che si daranno il cambio per mantenere il tutto più vivo che mai, unendo anche le forze.
«E’ un primo esperimento ma il modello può funzionare», commenta l’assessore al Commercio Carla Rey.
E così anche via Piave che da anni lotta per rimanere in vita, sabato ci propone ‘Piave into the music’, con concerti nei e nei ristoranti dalle 19 alle 22.
Redazione
[09/05/2014]
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