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“Venezia libera dai troppi turisti: ho presentato un progetto nel 2016”. Lettere

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Venezia e la gestione dei flussi turistici.

Buonasera,
visto quanto accaduto nell’ultimo weekend forse è il caso di rispolverare il progetto che avevo presentato in Comune nel 2016.
Invio il link ad una pagina dove ho caricato tutti i documenti più rilevanti:
http://www.turismovenezialibera.it/

Secondo me è urgente partire, anche in modalità test, senza costi ne’ controlli stringenti, ma bisogna partire, se mai non si fa il primo passo, mai si arriverà.
Ed anche il solo partire potrebbe dare i suoi frutti, grazie all’autoregolazione che i turisti stessi potrebbero mettere in atto in considerazione del contatore di presenze già registrate.
A disposizione per qualsiasi delucidazione.

Roberta

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  1. Gentile, ringrazio per l’interessamento di elaborare un progetto per salvare Venezia dall’eccesso di turisti.
    Pure io ho presentato il progetto Cartaveneziano, che prevede non prenotazioni (altrimenti saremmo prenotati dal primo giorno fino al 2050….?) ma la “dissuasione tariffaria” (non certo per fare casa) in base ai periodi di affluenza: in periodo calmo (fino a 25000 persone giornaliere, compresi ospiti stanziali) si potrà entrare gratis, poi a scaglioni di 25 mila arrivi, un progressivo aumento fino a importi che saranno ritenuti validi dissuasori, specie nelle giornate “nere” come Carnevale ad esempio.
    contributi che si pagherebbero direttamente nei biglietti di autobus, treni, lancioni gran turismo, nei parcheggi (pure per le biciclette!) e negli approdi e stazioni dei Taxi.
    I proventi di tale “contributo di accesso variabile) andrebbero direttamente ai residenti, tramite tariffe ridotte sugli esercizi pubblici (come appunto la Cartavenezia consentiva una tariffa ridotta nei mezzi Actv) e sui costi del turismo (tassa rifiuti), afifnchè la “ricchezza” del turismo almeno alleviasse il costo della vita ai residenti.
    I tornelli, antiestetici e complessi da gestire (che sbarca dai lancioni e taxi la farebbe franca…) romperebbero solo le scatole ai veneziani che si sentiranno come entrare in un carcere…
    Non è giusto e democratico inoltre non poter entrare in città perché non si è prenotato settimane, mesi o anni prima.
    La libertà è poter decidere anche la mattina stessa, ovviamente sapendo quanto costa quel giorno, come quando si vuol andare a sciare a Cortina a Natale…
    Per il turista sarebbe così una scelta libera (valutata economicamente), senza barriere o dinieghi all’accesso.
    Spero comunque che si ponga il limite di 25.500 persone giornaliere, quale limite di sopportabilità, che mi pare adeguato, già definito dal Corila in occasione del passato progetto di Expo a Venezia.
    Cordiali saluti.
    Prof. Fabio Mozzatto – Veneziano.

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