Due gli episodi che hanno, da subito, messo in allerta i poliziotti della Questura di Venezia del Commissariato di “San Marco”: il furto avvenuto nella notte del 5 agosto scorso ai danni del negozio di elettrodomestici e telefonia “Caputo”, che si trova nei pressi di Rialto/San Salvador, e quello avvenuto più recentemente presso il “Centro Tim” di Cannaregio, Strada Nova.
Vicende abbastanza simili, soprattutto per il reale obiettivo dei ladri: prodotti di telefonia di ultima generazione, ovvero materiale elettronico particolarmente desiderato e ambito dai giovani, particolare molto importante per chi ha condotto le indagini.
La squadra investigativa del Commissariato “San Marco” ha così iniziato un lungo e paziente lavoro di indagine raccogliendo, già dalle prime fasi dell’indagine, alcuni indizi sui probabili autori della spaccata, focalizzando l’attenzione su alcuni veneziani, seppur giovani ma già conosciuti dalle forze dell’ordine per episodi precedenti.
Nello sviluppo ulteriore delle indagini, peraltro indirizzate a capire i successivi canali di smercio della refurtiva, sono stati intensificati anche i servizi notturni: tale attività ha immediatamente dato l’esito sperato, visto che nella notte di ieri si è chiuso il cerchio sui responsabili di quanto accaduto.
I poliziotti del Commissariato “San Marco”, in stretto coordinamento con l’Autorità Giudiziaria, hanno individuato gli autori delle due spaccate riuscendo a rintracciarli e a sorprenderli nel tardo pomeriggio di ieri ancora in possesso di una dozzina di telefonini ed altri prodotti che avevano tentato di occultare presso una abitazione del centro storico che i due utilizzavano clandestinamente sia come deposito per la refurtiva, sia per garantirsi un rifugio immediato in caso di necessità dopo la commissione delle spaccate notturne.
Tutti gli oggetti sono stati recuperati e custoditi presso i locali di polizia di Fondamenta San Lorenzo, in attesa di verificarne le rispettive proprietà .
Gli autori sono stati identificati per il 18enne veneziano B.J. e un minorenne di origine ucraina di anni 16.
[14 agosto 2011]
paolo pradolin