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Capolavoro espositivo in cui le immagini delle tele vivono di movimento proprio grazie al dispositivo che le propone a rotazione.
I quadri avanzano verso lo spettatore, si propongono da diverse angolazioni per poi quietarsi e restare esposte immobili per un po’, fino al "cambio" delle opere, dove quelle presenti arretrano e scompaiono per lasciare il posto ad altre delle ventisette totali. Un capolavoro meccanico coordinato da un computer perfettamente tarato. |
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Il sindaco di Venezia stesso, intervenuto questa mattina all’ inaugurazione dello spazio espositivo permanente si è detto felice per la conclusione di una "avventura" pensata molti anni fa assieme a Emilio e Annabianca Vedova, la creazione cioè di una Fondazione e di uno spazio espositivo che avesse cura dell’opera dell’artista e la facesse conoscere al meglio.
Spazio anche alle intenzioni con Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione, che annuncia l’impegno futuro della Fondazione nella necessità che Venezia utilizzi spazi per promuovere l’attività creativa dei giovani, con un impegno di formazione e di educazione, che pure fu di Vedova, capace di azzardare il giudizio anche sul "nuovo" e non limitandosi a un passato già giudicato. Per ascoltare il sindaco clicca qui . Giorgia Pradolin |
