E’ stato il vento del nord a far garrire così le nostre bandiere in Riva Sette Martiri, la volontà di ripartire con idee necessarie alla politica sono state l’ulteriore garanzia per credibilità e lungimiranza che solo il Carroccio può vantare. Il richiamo del nostro Segretario Federale alla disobbedienza civile è una corretta interpretazione delle necessità del nord, la Padania sta correndo ai ripari difendendosi legittimamente dal pantano romano in cui ci troviamo, uno
Stato rappresentato da “illuminati” a nomina del Presidente Napolitano.
L’appuntamento del Lingotto, che ha preceduto la manifestazione veneziana, ha creato importantissimi tavoli d’ascolto con le parti sociali ed economiche, facendo un lavoro ancora più attento di quello svolto dal Governo, recependo le criticità esposte dagli attori del comparto produttivo ed economico nazionali e redigendo le 12 imprescindibili priorità da adottare, congiuntamente alle riforme costituzionali, per venir fuori dalla crisi.
Lavoro, imprese, economia, sistema finanziario, piano infrastrutturale e politica una trasparente, questa è una parte del programma che il nord, con o senza Roma intende attuare, non possiamo aspettare che il sud, ancora anestetizzato dal clientelismo, possa in qualche maniera aiutare questo processo. Ed è per questo che la rivoluzione parte dal Nord, ed è per ciò che i Militanti hanno abbracciato con convinzione le linee dettate dal Segretario Federale Maroni e dalla sua squadra federale. 900 milioni donati d'amblais alla già fallita Regione Sicilia sono la prova che Monti non intende attuare alcun taglio, quelli che invece si ostina ad adoperare contro i Comuni e le Regioni virtuose della Padania sotto forma di trasferimenti non corrisposti.
Maurizio Conte
Assessore Regionale Veneto
[08/10/2012]