Solamente ieri erano stati approvati dalla Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, i referendum sull’indipendenza che quella sull’autonomia, oggi l’organo istituzionale, unanimemente, chiede al Governo di diventare Regione a Statuto Speciale.
Dopo gli scandalosi arresti di ieri al gruppo di secessionisti veneti, i capigruppo che compongono maggioranza e minoranza nel Consiglio regionale, infervorati, chiedono a Roma di diventare come la vicina Friuli Venezia Giulia, prendendo spunto dalla bozza di documento preparata a livello nazionale dalla Conferenza delle Regioni.
Pietrangelo Pettenò, di Sinistra Veneta ha affermato: ‘’La riforma costituzionale del governo Renzi va bocciata, quel provvedimento decreta la fine della democrazia rappresentativa, stiamo andando verso l’autoritarismo. Il disegno è lo smantellamento delle Regioni’’, in riferimento alla trasformazione del Senato in Camera delle Autonomie e, soprattutto, sulla riforma della Costituzione.
Proprio il premier Renzi, accusa Roberto Ciambetti (Lega Nord) ha ‘’forzato le modifiche alla Costituzione in maniera non condivisa, ignorando il parere espresso dai presidenti delle giunte e dei consigli regionali’’, concorde anche Nereo Laroni di Ndc.
Stefano Valdegamberi di Futuro popolare ha invece avvertito: ‘’Se le Regioni verranno delegittimate, i territori, senza più rappresentanza, perseguiranno l’indipendenza e la secessione guardando più all’Europa che agli stati nazionali’’.
L’unico ad essere favorevole alle proposte di Renzi, Lucio Tiozzo del Pd che ha affermato: ‘’con questo documento unitario rilanciamo un ruolo efficace della Regione, purché ci sia consentito di valorizzare la virtuosità e le peculiarità del sistema veneto’’.
Costantino Toniolo e Carlo Alberto Tesserin, entrambi di Ndc ed autonomisti, hanno dichiarato cosa intendono fare: ‘’Vogliamo affidare al presidente della Regione il compito di negoziare maggiori condizioni di autonomia per il Veneto, sostenuto da una consultazione popolare che consenta ai veneti di esprimersi su statuto speciale, autonomia fiscale, trattenimento in loco dell’80% del gettito fiscale’’.
14 milioni gli euro previsti per creare il referendum ed è già lotta fra le forze politiche regionali da quali voci di spesa prelevarli, oggi intanto, il voto finale.
Sara Prian
[03/04/2014]
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