NOTIZIE VENEZIA | Nella tarda serata di sabato sono state definitivamente ultimate le procedure di identificazione a carico di tutti i venditori abusivi, fermati nell’area del Ponte degli Scalzi, nel blitz che la Polizia di Stato ha effettuato nella giornata precedente. Tra loro vi erano complessivamente 14 senegalesi di cui 6 sprovvisti di documenti, 7 cittadini del bangladesh, di cui 5 privi di documenti, un marocchino,che si aggiungono agli altri sei senegalesi su cui erano già in corso approfonditi accertamenti. 8 sono state complessivamente le espulsioni disposte a carico di 4 senegalesi e 4 nativi del bangladesh.
Consistenti anche i sequestri di merce effettuata nella circostanza: sono stati sottoposti a sequestro penale 50 prodotti, che riproponevano con accuratezza, borse, occhiali e cinture chiaramente riconducibili a note “griffe” internazionali. 300 sono stati invece gli articoli commerciali destinati alla vendita, egualmente recuperati dagli agenti, tra questi: treppiedi per macchine fotografiche, palline antistress e varie cinture. 21 le sanzioni amministrative elevate per violazione della normativa regionale sull’esercizio del commercio.
Nel corso delle attente procedure di identificazione, poste in atto dagli agenti della Questura, è emerso che uno dei senegalesi fermati risultava destinatario di un ordine di carcerazione emesso, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, ancora in data 4 febbraio 2011, a seguito di false dichiarazioni sulla propria identità che l’uomo aveva fornito agli agenti durante diversi controlli. il senegalese nel corso di questi anni era diventato una vera e propria primula rossa del commercio ambulante tanto che tracce della sua presenza erano state rilevate in diverse città d’arte italiane e lo stesso era stato più volte denunciato per reati connessi alla vendita ambulante: tra cui ripetute ricettazioni e false dichiarazioni a pubblico ufficiale.
Al termine degli accertamenti di rito l’uomo è stato condotto nella locale casa detentiva ove dovrà espiare 5 mesi. Nei confronti delle altre persone identificate, pur formalmente regolari sul territorio nazionale, sono comunque in corso approfonditi accertamenti di natura amministrativa che saranno condotti anche nei giorni a venire.
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[29/04/2013]