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Venditore abusivo si tuffa, ma polizia arriva con moto d’acqua

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polizia sequestro orologi abusivi

Continuano, in ottemperanza all’ordinanza emessa dal Questore di Venezia Angelo Sanna, i servizi inforze finalizzati al contrasto dell’immigrazione clandestina a Jesolo.
Numerosi e mirati controlli sono stati svolti nei confronti di abitazioni già attenzionate dalle Forze dell’Ordine o riguardo alle quali vi era motivo di credere che vi fosse una situazone di sovraffollamento abitativo.

Le zone ove si trovavano gli immobili sottoposti a controllo, abitati prevalentemente da cittadini stranieri, erano comprese nel tratto di arenile che va da Piazza Mazzini a Piazza Aurora, nel tratto antistante Piazza Brescia, tra Piazza Milano e Cortellazzo e nel tratto d arenile in zona Faro.
Proprio in zona Faro, intorno alle ore 11.30, venivano avvistati quattro uomini, presumibilmente stranieri, con zaini ed espositori con occhiali, i quali appena visti gli agenti si davano a precipitosa fuga lungo la battigia in direzione del Faro.

Uno di questi, inseguito e bloccato, è stato identificato per S.M., classe ’91, nato in Senegal e in Italia senza fissa dimora: nel tentativo di guadagnarsi la fuga, brandiva un bastone e minacciava di colpire gli Agenti di Polizia qualora si fossero avvicinati.
Successivamente il giovane si gettava nelle acque del fiume Sile e vi rimaneva nonostante gli inviti a uscire.
Grazie al prezioso intervento del personale specializzato della Questura di Venezia che interveniva con moto d’acqua, il giovane usciva dall’acqua e a questo punto veniva bloccato e reso inoffensivo.

Lo straniero, ritrovato in possesso di 54 orologi di marca contraffatta, veniva deferito in stato di libertà per i reati di Ricettazione, Commercio di prodotti riportanti il marchio contraffatto, Resistenza e Violenza Aggravata a Pubblico Ufficiale, Porto Abusivo d’arma, e permanenza sul territorio nazionale in violazione delle norme di soggiorno.
Veniva inoltre munito di decreto di espulsione del Prefetto di Venezia ed ordine del Questore ad abbandonare il territorio nazionale entro 7 giorni, ma non veniva condoto presso un CIE per indisponibilità di posti presso i Centri di Identificazione ed Espulsione sul territorio nazionale.

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