Il Vega annuncia di aver accettato le richieste di accedere al concordato preventivo: se il Tribunale dirà di sì, non ci sarà nessun fallimento.
Inoltre, entro 4 anni, il Parco pagherà tutti i debiti grazie alla vendita degli immobili.
Da qui in poi i vertici a capo del Vega, puntano sulla riqualificazione della struttura che dovrebbe tornare a specializzarsi sulla ricerca e l’innovazione.
Purtroppo però le risorse attuali a disposizione sono ridotte sia a causa del “buco” da 15 milioni di euro, sia perché i soci non hanno soldi da investire nell’immediato.
Per i nuovi dirigenti, comunque, la strada giusta da intraprendere è quella dello smembramento degli immobili delle attività di ricerca. Ma questo non è il momento migliore per cercare degli investiori pronti a rischiare, per cui Vega si dà 4 anni per riuscire nella sua impresa, magari anche con l’aiuto dell’Expo che potrebbe agevolare il rilancio.
Sara Prian
[22/01/2014]
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