SPETTACOLO/Vasco Rossi e i suoi vaneggi. Il Folle Jack di RadioSvegliaT.id. L'ultimo video. Da alcune settimane Vasco Rossi è a riposo, in convalescenza dopo il ricovero per la frattura alla costola e, chiuso in casa, deve aver scoperto Facebook e Youtube. Nonostante i pareri contrari dei suoi consiglieri, come egli stesso ammette, che temono probabilmente, parlando a ruota libera, che possa offrire il fianco a critiche (come successo quando ha ammesso di aver bisogno di farmaci) e che possa inflazionare il personaggio (il successo del pubblico si mantiene anche centellinando le dosi dell'apparire), Vasco sta facendo un larghissimo uso di questi media perchè ci si diverte. E ci si diverte davvero.
Il Blasco ha aperto così un canale privilegiato con i suoi fans che alimenta ogni giorno con messaggi alla nazione, critiche su chi lo critica, e, come li chiama lui, “clippini”, brandelli di creatività video dove esterna le sue impressioni, le sue sensazioni, alcuni frammenti di emozioni.
Ed è tutto spontaneo, originale, non filtrato. E' lui, è Vasco, sanguigno e al tempo stesso acqua e sapone. Accade quindi che tra le pieghe di apparenti non-sense si riconosca il talento che ha trasformato l'uomo in artista, quello di dire cose nuove, che riescono a sorprendere rientrando improvvisamente nella logica.
Per dare un senso ai suoi vaneggi (anche se un senso non c'è) Vasco si è inventato un personaggio, il Folle Jack. Vagamente ispirato a Jack Folla di “Alcatraz”, il Folle Jack è un conduttore della radio, anzi irrompe con la sua radio (come le trasmissioni pirata di tanto tempo fa) in una quotidianità schematizzata con il proposito di offrire una decina di minuti di deviazione provocatoria dal banale.
Nei video, sapendone sbucciare il frutto, vi si trovano oggettivamente spunti di creatività interessante, come la ricerca della verità odierna che attanaglia lui e noi ogni giorno, obbligati a cercare risposte vere tra domande non vere.
Il video “clippino” di oggi di Vasco Rossi [b]qui.[/b]
[20 agosto 2011]
Paolo Pradolin
(paolo.pradolin@lavocedivenezia.it