pubblicità
[15/10 In un momento delicato in cui c'e' una flessione generale degli indotti originati dalle case da gioco, a causa della crisi generale ma anche dell'evoluzione dei giochi e dei gusti dei giocatori (a Venezia il Casinò è costretto a chiedere al Comune di abbassare la quota a cui ha diritto, per esempio) c'e' anche chi pensa che dovrebbero essere di più, anzi ovunque. E' una proposta a cui sta lavorando il ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che offrirebbe una "liberatoria" per l'apertura di nuove case da gioco negli alberghi a cinque stelle di ogni comune per "renderli più appetibili" ai loro ospiti.Le reazioni, su più fronti, non sono però positive. La Federgioco stessa, che comprende i quattro casinò ufficiali in Italia: Campione, Sanremo, Saint Vincent e Venezia, chiede al ministro di non presentare la proposta in attesa di affrontare compiutamente il tema dell'apertura di nuove case da gioco e vi è parecchia perplessità anche all'interno della Federazione dei Pubblici Esercizi.Scontato il parere negativo delle case da gioco ufficiali che vedrebbero il proliferare di concorrenza incontrollata ovunque, dubbi anche all'interno della Federalberghi che vuole capire le modalità e i criteri contenuti nella proposta prima di esprimersi.
(nella foto Mauro Pizzigati, presidente del Casinò di Venezia).
gp