Sembrava che fosse tutto risolto e invece i malumori fanno capolino. Il sindaco del Comune di Treviso, quelli dei paesi limitrofi e il prefetto, dopo una decina di giorni di consultazioni, avevano stabilito che i 33 profughi, momentaneamente ospitati nella parrocchia di Paderno (Tv), venissero trasferiti in appositi centri d‘accoglienza. Oggi sono iniziati gli spostamenti, ma chi aveva dato la propria disponibilità, ora sembra voler ritrattare.
Il primo cittadino di Istrana, Enzo Fiorin è stato il primo ieri a rivolgersi così al prefetto Maria Augusta Marrosu: ‘’Siamo contrari, non è questione di razzismo. Ma ci sono altre persone, i nostri concittadini, che hanno bisogno d’aiuto. E non abbiamo risorse per darglielo’’.
Della stessa opinione anche il sindaco di Villorba (Tv), Marco Serena, cittadina che ospiterà quattro profughi all’interno della cooperativa ‘’Alternativa’’ e che vuol difendere i suoi concittadini: ‘’È vergognoso che ci siano in ogni comune molte persone in difficoltà, pensionati che vivono con 400 euro al mese, e che questi invece vengano ospitati in albergo. Ci sarebbero altre forme, basterebbe riaprire i conventi abbandonati’’.
C’è comunque da tenere presenti che i soldi utili a mantenere quotidianamente i profughi (30 euro) saranno donati alle organizzazioni che accolgo i richiedenti asilo politico, direttamente dall’Unione Europea.
Nel frattempo, ai 33 profughi sono stati consegnati dei kit con vestiti e oggetti di primo bisogno, grazie alle donazioni arrivate nelle parrocchia di Paderno, mentre continuano le ricerche degli 8 stranieri scomparsi, che considerati clandestini, se rintracciati, verranno espulsi dal territorio nazionale.
Redazione
[28/03/2014]
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