VENETO | Si fingevano poveri per non pagare il ticket sanitario. La Guardia di Finanza ne ha scoperti ben 4mila in tutta la regione e la ricerca non è ancora finita. Il Comando Regionale della Fiamme Gialle, ampliando le sinergie con l' «Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie Servizio Sanitario Regionale» della Regione del Veneto, sta monitorandotutte le «prestazioni sanitarie» rese in esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria nei confronti di cittadini disoccupati e dei loro familiari a carico, classificate con il codice di «esenzione 7R3».
E, come pare, le sorprese non mancano. Grazie a quella che è stata definita la «piattaforma di analisi investigativa»i finanzieri hanno sottoposto ad uno screening gli assistiti del servizio sanitario in 11 Ulss (la metà del totale) distribuite nel Veneto:
oltre alle 5 monitorate in estate (le Ulss 1 Belluno, 4 Alto Vicentino, 9 Treviso, 13 Mirano, 17 Monselice), l'analisi ha interessato le Ulss 2 Feltre, 16 Padova, 18 Rovigo, 22 Bussolengo, oltre che sugli ospedali di Padova e Verona.
Il lavoro, che intende verificare le regolarità e la liceità delle autocertificazioni di esenzione dal ticket prodotte dagli utenti nel biennio 2009-2010, ha coinvolto complessivamente un bacino di circa due milioni e duecento mila assistiti che in 132.749 occasioni si sono dichiarati esenti per disoccupazione e reddito. Di queste 8.377 richieste (il 6,31% del totale) sono risultate provenire da 4.718 finti poveri, che godevano di un reddito annuo ben al di sopra delle soglie di legge previste per poter godere del beneficio.
I risultati conseguiti confermano il malcostume rilevato già a luglio scorso, a contrasto del quale la Guardia di Finanza ha avuto la collaborazione della Regione del Veneto ed i funzionari delle Aziende Sanitarie.
Lucio Saro
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[12/10/2012]
titolo: TICKET SANITARI | Furbetti che si fingono poveri: tempi duri
foto: TICKET, MACCHINE PER PAGAMENTI, OSPEDALE DI VENEZIA (REPERTORIO)