Persone che escono dalla sala visibilmente commosse, tristi, per la Venezia descritta senza peli sulla lingua dal regista austriaco Andreas Picheler. E’ una Venezia che perde i suoi abitanti che, tristemente, lasciano la propria città per trasferirsi in terraferma.
Sicuramente i canadesi presenti alla proiezione non si aspettavano questo tipo di racconto e di immagini. I pochi che resistono in una città assediata dai turisti si barricano in casa, escono a godersi la propria piazza solo di notte quando i “barbari” come vengono definiti dalle parole di alcuni veneziani, se ne tornano nei loro alberghi.
In rassegna passano diversi personaggi dal gondoliere che ha ispirato Dino Risi nell’interpretazione di Sordi e che ha deciso di restare, al traslocatore che ogni giorno svuota le case dei veneziani che decidono di lasciare la laguna.
Non mancano, per forza di cose, le grandi navi che attraversano lo schermo e spaventano il pubblico come fece il treno che arrivava alla stazione agli albori del cinema. I canadesi sono increduli alcuni dichiarano di voler salvare Venezia, altri invece sono arrabbiati: “Perché i veneziani non si ribellano?”.
Ma c’è anche chi, ha visitato la città da poco e dichiara che la pellicola è un’esagerazione, “Venezia una città viva, non un museo all’aperto”.
Sara Prian
[11/10/2013]
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