Il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi lo aveva detto al termine del mese scorso a Mestre e poi l’aveva ribadito anche in aula al Senato: ‘’Bisogna portare subito la Tav negli aeroporti’’. Idea che negli altri paesi europei è già stata realizzata da diversi anni, ma che qui in Italia e in particolare a Venezia trova pareri discordanti, come ad esempio quello del sindaco Orsoni, che ha promesso di far ricorso al Consiglio di Stato se verrà costruita la sub-lagunare.
Dopo l’incontro del 26 marzo tra Lupi, i governatori Luca Zaia (Veneto) e Debora Serracchiani (Friuli-Venezia Giulia), l’ex commissario Bortolo Mainardi e i vertici di Rfi, era emersa l’ipotesi che il collegamento tra Mestre e l’aeroporto avvenisse tramite la ‘’bretellina di Dese’’, anziché con la sub-lagunare.
Ora il portavoce di Lupi riferisce: ‘’ Il ministro ha dato mandato a Rfi di studiare il percorso del tunnel, l’unico che potrebbe consentire un vero tracciato ad alta velocità’’, facendo intendere che nulla ancora è deciso e l’ipotesi sub-lagunare è ancora in primo piano.
Enrico Marchi, presidente di Save ne sarà felice, contrario alla bretellina, meno contenti invece, l’ex commissario Bortolo Mainardi e il Comune di Venezia (che ha escluso la sub-lagunare dal Pat, Piano di Assetto del Territorio).
Il leghista Emanuele Prataviera ha allora suggerito: ‘’Marchi si proponga come finanziatore dell’opera per far crescere l’aeroporto, non stia ad aspettare i soldi da Roma, dalla quale è giusto pretenderli, ma visto che per noi non ci sono mai, si faccia avanti lui.’’
Ieri però, è stata pubblicata dal Comune la delibera che incarica l’Avvocatura civica e l’avvocato romano Nicolò Paoletti di impugnare la sentenza con cui il Tar del Veneto aveva bocciato il ricorso del Comune contro il contratto di programma Save-Enac, proprio perché il contratto prevedeva la costruzione del tunnel sub-lagunare.
Redazione
[10/04/2014]
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