La nuova tassa approvata dal governo Renzi, la Tasi (Tassa Sui Servizi Indivisibili), colpirà proprietari di prime case ed imprese e le regioni che verranno maggiormente penalizzate sono: Lombardia, Lazio e Veneto.
La Cgia di Mestre ha calcolato che i contribuenti sui quali ‘’peserà’’ di più la nuova imposta, saranno questi: i cittadini lombardi verseranno all’incirca 660 milioni di euro, i laziali 480 e i veneti 354 milioni.
La norma nazionale infatti, prevede una nuova aliquota standard per la Tasi (0,1%), che può essere modificata dai Comuni fino allo 0,33%: per le prime case si pagherà solo questa, mentre sugli altri immobili, compresi quelli delle imprese, si aggiungerà l’IMU (la somma IMU -Tasi non potrà superare l’1,14%).
La Tasi, differenziandosi da Comune a Comune e da Provincia a Provincia, potrà quindi subire delle modifiche ed essere più o meno onerosa. Non la prenderanno bene i cittadini padovani, vicentini e veronesi, quelli sui quali la tassa ‘’peserà’’ di più.
73 milioni di euro totali per i padovani, 67 i veronesi, 63 i vicentini (i veneziani ‘’solo’’, si fa per dire, 59 milioni di euro).
Il direttore della Cgia, Giuseppe Bortolussi, ha voluto dare una spiegazione a tutto ciò. ‘’In questa stima il carico fiscale più importante è in capo ai territori dove è maggiore il numero di immobili ad uso abitativo e quelli riconducibili ad attività commerciali e produttive’’.
Chi verrà quindi penalizzato maggiormente, saranno gli imprenditori e le fabbriche, che dovranno pagare la doppia tassa.
Alice Bianco
[06/03/2014]
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