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Tagli dipendenti Comune di Venezia, il Commissario prende carta e penna e scrive loro

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Comune di Venezia, i tagli del Commissario Zappalorto

Il Commissario straordinario per il Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto, ha diffuso oggi una lettera aperta inviata ai dipendenti del Comune di Venezia e ai loro rappresentanti sindacali.
Il dott. Zappalorto fa riferimento ad una medicina amara, quando parla dei provvedimenti, tuttavia necessaria che comporta tagli dolorosi.
Tali tagli, conferma il Commissario, sono stati equamente distribuiti tenendo in massima considerazione i salari più bassi.
Rifiutarli o non accettarli potrebbe voler dire andare ad incidere solo sulle figure che non possono rifiutare, gravando ed aggravando il peso delle misure solo su alcuni soggetti.

Questo il testo integrale della lettera.

Motivi imperativi collegati ad un interesse generale e non altre ragioni sono quelli che mi hanno spinto ad iniziare il mio incarico con provvedimenti gravosi per voi e per alcune categorie di cittadini (anziani prima di tutti).
Infatti, fin dai primi giorni ho capito, mio malgrado, che la situazione economicofinanziaria da affrontare sarebbe stata complessa e ciò anche per il fatto che il suo superamento era stato affidato a risorse (cessione della gestione della Casa da gioco Comunale) che sono poi venute meno.

Mentre non è da escludere che la gestione del Casinò a privati possa rientrare in futuro tra le possibili opzioni di questa gestione straordinaria, sicuramente gli eventuali proventi non potranno essere contabilizzati ai fini della redazione del bilancio per il corrente anno. Pertanto gli attuali squilibri tra entrate e spese devono essere risolti nell’ambito delle risorse disponibili in bilancio.
Risorse che, come ribadito più volte, vanno ricercate nella parte corrente delle entrate
e delle spese.

Data la situazione, complessa ma non allarmante, si è reso necessario chiedere il contributo di tutti i settori di spesa facendo leva altresì sulle entrate ordinarie. Come detto, ho dovuto intervenire anche sul bilancio dei servizi sociali abbassando la soglia dell’indice ISEE per l’accesso ai servizi e ho dovuto incidere anche sul bilancio della direzione del personale chiedendo un certo sacrificio anche a voi dipendenti del Comune.

Nell’operare tale scelta dolorosa, ho dato indicazioni di salvaguardare le fasce più deboli e gli stipendi più bassi in modo che il sacrificio imposto fosse equamente distribuito tra tutti. Può darsi che io non sia riuscito nell’intento e certamente mi avrebbe fatto comodo un periodo di tempo maggiore per discutere dei provvedimenti con le OO.SS. ma sono arrivato in un momento in cui la manovra di bilancio doveva completarsi in pochi giorni per raggiungere gli effetti voluti.

Anche per correggere alcune informazioni poco attendibili divulgate nei giorni scorsi, vi informo che il contributo che complessivamente graverà sul personale in servizio ammonterà a circa 2 milioni di euro sui 20 confermati nel fondo per quest’anno ed è mia intenzione che esso venga modulato in modo da incidere maggiormente su chi percepisce retribuzioni più elevate.

Non posso non ricordare a questo proposito, che il taglio riguarda la parte variabile dello stipendio, vale a dire quella quota destinata ad entrare in busta paga solo in presenza di disponibilità di bilancio; disponibilità che risultano soltanto dopo che il bilancio è stato approvato e non prima.

Poiché il bilancio sarà approvato solo in settembre – e quindi solo a tale data si saprà definitivamente e in modo certo a quanto ammonta il fondo da distribuire – come potevano essere distribuite prima quelle risorse?
Non è un caso che anche l’organo di revisione si è posto la medesima domanda.

Mi sono limitato a tagliare quello che rimaneva cioè le risorse degli ultimi quattro mesi dell’anno corrente. Infatti, in caso di mancanza di disponibilità finanziarie, non si sarebbero potute confermare nel fondo tutte le risorse variabili, che ammontavano a circa 9 milioni di euro.

Per limitare l’impatto sui salari dei dipendenti, ho dovuto pertanto trovare altrove tali risorse.
Importante: Per ripartire in maniera più equa i sacrifici, come risulta anche dagli indirizzi adottati il 9 agosto, cercherò di fare in modo che non venga intaccata la produttività organizzativa nei valori oggi in essere, che credo continuerà ad essere erogata anche dopo ottobre prossimo quando avremo il bilancio approvato e saranno stati assegnati gli obiettivi con il piano esecutivo di gestione così come prevede il vigente sistema di valutazione.
Solamente per gli ispettori del S.I.C. (Servizio ispettivo comunale) che lavorano al Casinò e godono di indennità elevate, prevederei una loro esclusione dai progetti di produttività.

La produttività individuale, invece, sempre secondo le mie intenzioni, potrebbe subire una moderata riduzione per valori che vanno, complessivamente nel periodo rimanente 2014, da un massimo di 307 euro lordi per i D1- fino ad un minimo di 25, 50 euro per gli A1.
Per i progetti specifici ho dovuto procedere ad una loro sospensione, provvedimento necessario per il raggiungimento dell’obiettivo di bilancio fissato.

Si intende distribuire gli altri tagli tra coloro che rivestono incarichi di responsabilità: le posizioni organizzative e la dirigenza. Ciò, anche con modifiche organizzative alle quali mi dedicherò immediatamente dopo l’approvazione del bilancio.

Infine, per non aggravare eccessivamente la manovra sul fondo di produttività e a seguito di un raffronto con l’organizzazione ed i costi di altri enti locali, sarà necessario incidere anche sul rapporto numerico educatore/utente, riducendo proporzionalmente il fabbisogno di personale precario delle scuole materne.

Questo è il quadro degli interventi ipotizzabili e della loro incidenza sui servizi e sul personale occupato e tutte queste misure valgono ovviamente per i rimanenti mesi del 2014 e potranno essere rimodulate in sede di contrattazione decentrata, già convocata per oggi, fermo restando il saldo della manovra finanziaria.

Per poter distribuire nel modo ritenuto più equo possibile i tagli, è stato necessario comunicare formalmente la volontà di disdettare il contratto decentrato sottoscritto che, comunque, rimarrà in vigore sino a quando non verrà sottoscritto un nuovo contratto con le organizzazioni sindacali.

Nel caso in cui non si riuscisse a trovare un accordo, i tagli potranno riguardare solamente alcuni istituti con la conseguenza che l’intera manovra graverà di più su alcune categorie di dipendenti.
Ad esempio, non si potrà escludere i dipendenti assegnati al servizio ispettivo del casinò dalla produttività, non si potrà ridurre la misura dell’indennità di responsabilità prevista per le UOC e la retribuzione di posizione dei titolari di posizione organizzativa.

Stante l’invarianza dell’importo complessivo della manovra, sarà quindi necessario ridurre il numero delle posizioni organizzative e di coloro che percepiscono l’indennità di responsabilità, penalizzando così in misura considerevole solo alcuni dipendenti, o incidere su altri istituti contrattuali.
Inoltre non sarà possibile prevedere l’erogazione di un’indennità di disagio per mitigare gli impatti della cancellazione dei progetti speciali, così come prevedere l’applicazione dell’istituto della reperibilità per ulteriori servizi.

L’intera manovra, che ha richiesto il reperimento di ben 47 milioni di euro, è stata progettata in pochi giorni e si concluderà, sperabilmente, intorno alla metà del prossimo mese.
Si è trattato di uno sforzo considerevole. Confido nel senso di responsabilità di tutti e soprattutto dei rappresentanti sindacali che aspetto all’odierno tavolo di contrattazione.

Questo è quanto mi sentivo di comunicarvi nel momento in cui mi accingo a chiedere anche a voi un sacrificio per il bene della nostra comunità perché avere una Amministrazione sana, che opera nel rispetto degli equilibri finanziari è un bene comune.

Per l’anno 2015 lavorerò alacremente sul fronte delle società partecipate e sull’organizzazione interna in modo da realizzare quei risparmi strutturali che mi consentano di evitare odiosi tagli o ulteriori innalzamenti delle tariffe.

Non mi aspetto che le misure previste incontrino il vostro favore ma invito voi, che avete scelto di mettere la vostra vita lavorativa al servizio dei cittadini di Venezia, ad accettarle come una medicina amara ma necessaria convinto, come sono, che la nostra comunità guarderà con grande considerazione a questo vostro sacrificio.

Il commissario straordinario per il Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto

Paolo Pradolin

25/08/2014

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