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Tagli Actv a Venezia centro storico, Bergamo rassicura

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Chi aveva quantificato il “danno” era stato il capogruppo della Federazione della Sinistra in Comune, Sebastiano Bonzio, che aveva protestato per i tagli che sarebbero derivati dai nuovi accordi e riorganizzazioni dell’Actv. In pratica, secondo l’ipotesi, sarebbero state previste: la soppressione delle linee 10 (diretto Lido – San Marco) e 22 (Punta Sabbioni – Ospedale – Tre Archi). Tagli alla linea 3 (Diretto Murano). La linea 6 (Lido – Piazzale Roma) tagliata in alcuni orari. Il ferry (linea 17) tagliato in alcune corse. Linea N (notturno Piazzale Roma – Rialto – Lido) ogni 30 minuti nel tratto centrale del canal Grande e da 40 a 60 minuti dopo l’una e 40.

Invece, è emerso oggi che la riduzione del servizio di navigazione Actv riportata dalla stampa locale e oggetto di un’interpellanza del consigliere comunale Sebastiano Bonzio non ci sarà. A garantirlo è l’assessore comunale alla Mobilità e Trasporti, Ugo Bergamo, che ha così voluto fugare i legittimi timori che la notizia ha suscitato tra i cittadini.

“Mi preme smentire – ha affermato Bergamo – che l’accordo Actv per il nuovo contratto integrativo equivale a tagli dell’esercizio di navigazione: si tratta di due questioni totalmente separate, che non possono essere collegate. L’accordo sindacale che è stato siglato è un atto importante, un segno di grande maturità dei lavoratori, dell’azienda e del sistema città in generale. E’ stato richiesto un sacrificio per il recupero della produttività che non ha eguali in Italia e va sottolineato il grande senso di responsabilità di sindacati e lavoratori nell’aver contribuito al risanamento dell’azienda”. La riduzione dei servizi è legata invece alla questione dei trasferimenti per il trasporto pubblico da parte della Regione Veneto.

Bergamo ha infatti ricordato che, per quanto riguarda il solo settore della navigazione, si è passati da un corrispettivo regionale di 57milioni di euro nel 2010 a 43milioni 300mila nel 2013, che, per il 2014, potrebbe scendere ulteriormente a meno di 41milioni. Questo significa una riduzione di 111mila ore di moto. “Si tratta – ha detto Bergamo – di scelte scellerate e immotivate del Consiglio Regionale, da noi impugnate davanti a tutti gli organi competenti, finché possibile, che hanno infierito in modo pesante sul settore. In queste condizioni per garantire un servizio adeguato alle esigenze della città si devono fare miracoli”.

L’assessore ha allora spiegato che Comune e Actv hanno comunque previsto di provvedere ad una mancata copertura pari a 100mila ore/moto, certi che almeno le rimanenti 11mila, pari a 1milione 200mila euro, verranno finanziate dalla Regione. Questo perché, ha riferito Bergamo, “vi è stata l’assicurazione, da parte dell’assessore Chisso, che in sede di assestamento di bilancio, avrebbe trovato i contributi necessari da dedicare alla navigazione”.

“Personalmente – ha concluso Bergamo – ho troppa fiducia e stima per l’assessore Chisso, per pensare che venga meno agli impegni presi proprio per la sua città, ma se così fosse, le linee resteranno inalterate, perché daremo ad Actv gli strumenti per farlo”.

Paolo Pradolin

[18/10/2013]

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