NOTIZIE MESTRE | Vendetta infame scoperta dai Carabinieri della Stazione di Marcon che hanno denunciato in stato di libertà due ragazzi di etnia Sinti domiciliati in zona, un maggiorenne ed un minore, ritenuti responsabili aver incendiato un furgone.
La premessa ai fatti è avvenuta in marzo, nel corso del mercato settimanale di Mira: una commerciante ambulante si accorge che nel vicino banco di vendita un giovane sta cercando di rubare della merce esposta, senza che il collega venditore se ne fosse accorto: il senso civico, e forse il sentimento di colleganza con l’altro commerciante, la spingono ad intervenire e porre fine al furto. L'autore del furto sventato, però, le promette vendetta: “Te ne pentirai”.Le giornate passano e martedì sera la signora parcheggia come sempre il suo furgone sotto casa, a S. Liberale di Marcon ed entra in casa. Poco dopo un vicino si accorge che il suo mezzo parcheggiato fuori sta andando a fuoco ed avvisa la proprietaria, che chiama i Vigili del Fuoco e i carabinieri.
A tutti pare un gesto doloso, tanto più che sull'asfalto vi sono tracce di benzina, e alla donna viene in mente la minaccia del ladro di un mese prima.
Le indagini cominciano a trovare riscontri: l'auto del responsabile, infatti, viene ricordata da un testimone nel luogo e nell'ora dell'incendio.
La strada intrapresa è quella giusta e i militari, dopo poche ore, non solo trovano l’auto descritta, ma nelle immediate vicinanze rinvengono una tanica di benzina mezza vuota e con evidenti tracce di recente sversamento; a quel punto, identificato il proprietario, un ragazzo maggiorenne di etnia sinti, questi viene messo alle strette e si scopre che è stato aiutato anche da un minore, coinvolto per appagare il desiderio di vendetta covato per settimane.
Per i due scatta la denuncia in stato di libertà , essendo trascorsa la flagranza del reato, mentre nei confronti della donna è già partita una doverosa gara di solidarietà , affinché non passi il messaggio che fare il proprio dovere civico, anziché girare la testa dall’altra parte, possa portare a conseguenze deleterie.
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[21/04/2013]