Faceva il pizzaiolo in un ristorante sull’Altopiano di Asiago, almeno fino ad un anno fa quando è stato licenziato. A 41 anni A., che abitava a Enego con la mamma e il fratello minore, si è visto entrare in un tunnel senza via d’uscita che nemmeno la prospettiva di iniziare un nuovo lavoro la settimana prossima è riuscita a rincuorarlo.
Un nuovo impiego da pizzaiolo, anche se a tempo determinato, infatti non è riuscito a tirarlo fuori dal quel guscio in cui si era chiuso e che lo aveva spinto anche a chiedere aiuto al medico di famiglia, senza poi accettare i farmaci prescrittegli. A. aveva anche smesso di uscire di casa.
Gli unici amici i cani, dei beagle che non ha voluto lasciare a nessuno, tanto da volerseli portare con sé sul letto di morte, impiccandogli sulla ringhiera prima di suicidarsi con un coltello conficcato nell’addome.
Ai fratelli, alla madre e agli amici ha lasciato alcuni biglietti d’addio chiedendo scusa.
Sara Prian
[20/10/2013]
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