La giunta Cacciari ha riconosciuto di pubblica utilità la costruzione della metropolitana sublagunare per congiungere Tessera alle Fondamente Nove passando per Murano. Anche se il Comune non ha messo a bilancio alcun finanziamento, la giunta ha però legittimato l’Associazione Temporanea di Imprese capeggiata da ACTV a chiedere al Governo 270 milioni (+IVA) dei 420 milioni di euro (+ IVA) preventivati per la realizzazione di quest’opera. Una decisione di tal fatta avrebbe dovuto essere democraticamente discussa perché è evidente che, qualora il CIPE stabilisse di finanziare questa costosa infrastruttura, difficilmente la città potrà avere altri fondi per gli interventi di restauro e manutenzione indispensabili alla sua sopravvivenza. In questo momento storico in cui la riorganizzazione dei trasporti (tram, la fmrs, il people-mover e il ponte di Calatrava) stanno rendendo più veloci gli accessi tradizionali alla città non si sente certo l’urgenza di una metropolitana che modificherebbe dei flussi oramai collaudati e controllabili. Sarà bene ricordare che nel 1846 (quando non vi erano 21 milioni di visitatori) la costruzione del ponte ferroviario comportò vari interramenti ed espropri per la creazione della via Vittorio Emanuele II, poi chiamata Strada Nuova, ultimata nel 1871. Se a Venezia il nuovo accesso , non più per acqua dal Bacino di S. Marco produsse il capovolgimento della circolazione pedonale, a Mestre orientò lo sviluppo della città verso Sud ,invertendo quello in atto verso Est e Nord. Quando nel 1934 l’epoca fascista fece giungere a Piazzale Roma il nuovo ponte automobilistico del Littorio(ora della Libertà ) , si sventrò il tessuto urbano fra i tre ponti e Ca’ Foscari per creare il Rio Novo allo scopo di smistare il traffico acqueo. Se oggi la costruzione del Ponte di Calatrava, che ha soltanto favorito lo spostamento dei flussi da una riva all’altra del Canal Grande, ha provocato il tracollo delle attività commerciali lungo i percorsi abbandonati, è prevedibile che l’attivazione di un nuovo accesso sulle Fondamente Nove, cioè in una zona di calli strette e di percorsi tortuosi, comporterà pesanti risvolti sociali ed economici, ma anche urbanistici, dal momento che il Comune si è impegnato a garantire la realizzazione della sublagunare e i suoi bacini di utenza con permessi, espropri e acquisizioni, (come per qualsiasi opera di pubblica utilità ) che garantiscano gli almeno 17.908 transiti giornalieri necessari per rientrare delle spese. Per affermare il diritto all’informazione e alla partecipazione democratica su questo tema Venezia Civiltà Anfibia organizza il 6 aprile 2009 alle 17,30 in sala S.Leonardo un convegno su “SUBLAGUNARE Per chi? Perché? E a quale prezzo?” Nell’occasione sarà presentato il Comitato contro la sublagunare. I cittadini e le associazioni sono invitati a partecipare. Nelli-Elena Vanzan Marchini |
SUBLAGUNARE PER CHI? PERCHE'? E A QUALE PREZZO?
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