La Costa Concordia, pur ferma all’Isola del Giglio, non smette di mietere vittime, purtroppo.
Un sub di 42 anni è morto ieri mentre stava lavorando al relitto della nave.
Israel Franco Moreno, provetto sommozzatore quarantenne spagnolo, secondo una prima ricostruzione, stava lavorando in immersione all’installazione dei cassoni che entro maggio garantiranno il pieno galleggiamento della nave.
Ad un certo momento un suo compagno di lavoro si è accorto dell’incidente: ha visto il sommozzatore annaspare e poi restare incastrato tra le lamiere con sangue uscire dalla tuta. Lo ha raggiunto, lo ha liberato e riportato in superficie ancora vivo, ma il sub è morto subito dopo, dissanguato per aver avuto probabilmente l’arteria femorale recisa da una lamiera.
E’ la prima vittima sul lavoro del cantiere per il recupero della Costa Concordia, anche se un morto c’era già stato il 26 aprile dello scorso anno: un altro sub, di nazionalità filippina, che lavorava al relitto, era rimasto stroncato da un infarto nella sua cabina alcune ore dopo l’immersione.