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Stalking a Spinea: donna molestata anche con 50 telefonate al giorno

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[02/12] I Carabinieri della Stazione di Spinea, a conclusione di una specifica attività  investigativa, nel tardo pomeriggio di lunedì hanno tratto in arresto un soggetto del posto, C.M. 40enne, responsabile del reato di “Atti persecutori”, o, come meglio conosciuto, del cosiddetto “stalking”.

 

Gli episodi riguardano una coetanea abitante in Spinea, straniera ma residente in Italia da anni. Le "manifestazioni" sono state molteplici e concentrate negli ultimi tre mesi. Già  a fine agosto, infatti, i militari della locale Stazione erano intervenuti presso l’abitazione in occasione di una lite tra i due conviventi, generata dal comportamento ossessivo dell’uomo, con il quale la 41enne aveva avuto una relazione, conclusasi dopo un periodo di convivenza terminata proprio a causa delle intemperanze del compagno.

Quella che sembrava una normale lite tra conviventi era in seguito degenerata. Era arrivata la “separazione” di fatto tra i due e, da quel momento, era iniziata l’azione di disturbo da parte dell’uomo, che aveva iniziato ad importunare l’ex compagna con continue telefonate (è stato verificato che in alcune giornate raggiungevano anche il numero di 40-50), messaggi, visite e improvvisate sotto l’abitazione o per strada, a tutte le ore del giorno e della notte.

La situazione che si era venuta a determinare aveva, loro malgrado, coinvolto anche i vicini di casa della coppia, a conoscenza degli accanimenti nei confronti della donna, ed intervenuti in qualche occasione per “stemperare” il comportamento dell’uomo.

La svolta si è avuta nel mese di ottobre, quando la donna, ormai esasperata, ha trovato la forza ed il coraggio di sporgere denuncia ai Carabinieri della Stazione di Spinea.Dopo un primo intervento dei militari, con l’invito, rivolto all’uomo, a moderare i propri comportamenti persecutori e l’ammonizione sulle possibili conseguenze penali della sua condotta, che ha sortito solo per qualche giorno i suoi effetti, l’uomo ha iniziato a perseguitare, nel senso letterale del termine, la donna.

Nel corso del mese di novembre, infatti, l’azione di disturbo è diventata molto più ossessiva ed in varie occasioni i militari della Stazione sono intervenuti per allontanare l’uomo, recatosi sotto l’abitazione, o evitare che lo stesso venisse a contatto con la donna e con il figlio minore della stessa, avuto in un’altra relazione. Nell’ultima settimana, C.M. aveva anche iniziato a presentarsi presso la scuola del bambino, comunicando allo stesso varie cose da riferire alla madre, tra cui minacce, più o meno esplicite.

Questo fino al pomeriggio di lunedì, quando il quarantenne si è presentato, in due distinte occasioni, alla porta della ex convivente, suonando ripetutamente il campanello, con il pretesto di volerle solo parlare e dare dei soldi, per mostrarle di essere in grado di mantenere lei ed il bambino.
La donna, spaventata dal tono e dall’insistenza del soggetto, la seconda volta ha chiesto l’ausilio dei vicini, per far andar via C.M., che si è pure allontanato velocemente, ma non prima di rivolgere agli stessi e alla donna pesanti minacce ed insulti.

I Carabinieri della Stazione, chiamati in soccorso ed immediatamente giunti sul posto, hanno stavolta bloccato il soggetto a qualche decina di metri dall’abitazione, portandolo in caserma.Negli uffici del Comando, dopo una valutazione dei fatti ed una ricostruzione delle vicende, emergendo in maniera chiara l’attività  persecutoria, con più episodi, chiari ed inequivocabili, raggruppati in un arco temporale prolungato, a sottolineare la costanza ed il tendenziale incremento dell’azione dannosa, l'uomo è stato dichiarato in arresto e condotto in carcere a Venezia, a disposizione dell’Autorità  Giudiziaria.

paolo pradolin

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