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Spesa, i veneziani preferiscono pasta, verdura e market

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Ogni tanto acquistano prodotti biologici, conoscono i gruppi di acquisto ma quasi mai li utilizzano e preferiscono fare la spesa al supermercato, scegliendo solo in seconda battuta il mercato rionale o il grande iper. È ancora di stampo tradizionale la spesa alimentare delle famiglie veneziane secondo l'Adico Associazione Difesa Consumatori, che ha realizzato un'indagine a livello nazionale su un campione di 860 iscritti alla newsletter del sito www.associazionedifesaconsumatori.it tra cui 410 residenti nel comune di Venezia. Con un focus in particolare sugli effetti della crisi sugli acquisti di alimenti: e qui ben 1 intervistato su 2 afferma di aver cambiato le proprie abitudini scegliendo prodotti non di marca o addirittura di puntare su tipologie di alimenti meno costosi.

Si parte dalla famiglia tradizionale anche per quanto riguarda la composizione del campione, con 1 intervistato su 2 che dichiara di essere parte di un nucleo di 3 o più persone (50% tra i veneziani, 54,3% a livello nazionale) che fa la spesa almeno 2 volte la settimana (52,64% e 60,96%) ma con un budget limitato, compreso fra i 50 e i 100 euro. E qui i veneziani superano in maniera più significativa la percentuale nazionale: quasi 6 intervistati su 10 affermano di contenere la spesa alimentare entro questa cifra. «Al Nord si spende un po' meno perché nei nuclei composti da 2 o più persone è più frequente che entrambi il genitori lavorino e quindi che si possano utilizzare buoni pasto o mense aziendali, che quindi riducono la spesa» spiega il presidente dell'Adico Carlo Garofolini. Ed è la dimensione del supermercato la preferita (da più della metà  del campione), con le medie strutture di distribuzione che battono sia i grandi iper (scelti solo dall'11,22% degli italiani e dal 13,16% dei veneziani) che negozi di vicinato e mercati, che in media non superano il 15% di preferenze. «Anche questo dato è una conferma – aggiunge Garofolini – il supermercato è il più raggiungibile perché inserito nel tessuto urbano e quindi il luogo più comodo dove fare la spesa, mentre gli ipermercati sono decentrati e si scelgono soprattutto per rincorrere offerte speciali e promozioni».

Ma cosa mangiano gli italiani ai tempi della crisi? In linea con i dettami della dieta mediterranea, in cima alle preferenze restano pasta e riso (43,18%) seguiti da frutta e verdura (39,16%). Carne e pesce sono presenti in quasi tutti in pasti solo per meno del 10% degli intervistati. Ancora più salutisti i veneziani, che mettono frutta e verdura in ogni lista della spesa nel 47,38% dei casi, seguite da pasta e riso (39,47%) e percentuali ancora più basse di carne e pesce, che non raggiungono il 7% di media.

(2 Novembre 2011)
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