Sono le tre e mezzo di sabato, improvvisamente a Bruxelles, alla vigilia delle elezioni europee, due donne e un uomo vengono uccisi a colpi d’arma da fuoco sulla soglia del Museo ebraico, a pochi passi dalla grande sinagoga, tra la folla dei turisti.
Si è trattato di un’azione da commando rapida e micidiale, due i protagonisti diretti: un uomo è già stato fermato dalla polizia, l’altro sarebbe ricercato. Nessuna informazione ancora sui loro nomi, sulla loro provenienza, sulla loro eventuale confessione religiosa, ma la pista più ipotizzata sembra quella del terrorismo islamico.
Si è trattato di un blitz di pochi attimi: un’auto Audi di colore scuro si ferma in rue des Minimes, in doppia fila, a neppure 100 metri dal Museo. L’uomo al volante scende, posa per terra due borse. Poi, entra nel Museo e subito si sentono 5 o 6 colpi d’arma da fuoco in rapida successione. Qualche secondo di silenzio, poi altri colpi. Due donne e un uomo restano per terra, la gente intorno fugge urlando, l’auto con gli attentatori sparisce con una violenta sgommata.