La segnalazione arriva alla questura di Venezia da una delle abitazioni adiacenti: “Qualcuno sta sparando da una delle finestre del Liceo Foscarini”.
Gli agenti sono arrivati e nella camera di due ragazzi hanno trovato abbigliamento militare e un arsenale di «armi» disposte sul letto: 5 pistole scacciacani, 2 pistole e 2 fucili del tipo «Soft Air», numerose cartucce a salve, sacchetti contenenti proiettili sferici di plastica, caricatori, oltre a due apparati radio ricetrasmittenti per intercettare le trasmissioni della polizia. Si trattava di armi giocattolo, ma i due ragazzi, scoperti con addosso tute mimetiche di tipo militare, non rendevano rassicurante la situazione.
I due ragazzi, di 18 e 22 anni, ospiti del convitto Marco Foscarini, sembra sparassero verso le abitazioni, colpendo a volte i vetri a volte gli scuri. Per questo sono stati denunciati e tutte le armi sono state sottoposte a sequestro.
La versione del preside del Foscarini, Rocco Fiano, è però diversa: «Non sono stato contattato in nessun modo dalla Questura di Venezia. Quello che è accaduto l’altra sera, a giudicare dal verbale che mi è stato consegnato, sembra diverso. Qui si parla di una pistola scacciacani, peraltro senza cartucce. Non solo. Il monocolo era un telescopio standard per vedere la luna».
Le versioni divergono, ma il preside è comunque certo di una cosa: «Non capisco nemmeno perché non sono stato contattato da nessuno, certo è che se ci fossi stato io non sarebbero affatto entrati in convitto e non avrebbero fatto nessun sopralluogo, a meno che non avessero con loro un mandato».
Redazione
[14/06/2014]
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