IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

giovedì 28 Marzo 2024
7.7 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGECalcio, il punto. Di Mattia CagalliSpagna fuori, celebriamo la morte del tiki taka. Di Mattia Cagalli
Questa notizia si trova quiCalcio, il punto. Di Mattia CagalliSpagna fuori, celebriamo la morte del tiki taka. Di Mattia Cagalli

Spagna fuori, celebriamo la morte del tiki taka. Di Mattia Cagalli

pubblicità

Mondiali Spagna va fuori, Cile avanti

Il Tiki-taka è ufficialmente morto e oserei dire… Finalmente!

Il metodo di gioco spagnolo, il più noioso e sopravvalutato di sempre, è ormai storia passata e in questo 2014 abbiamo avuto il colpo di grazia.

La Spagna ha ricevuto il primo avvertimento durante la Confederation Cup, quando in finale contro il Brasile, ha subito un 3 a 0 senza appello.

Quella partita doveva far pensare l’allenatore Del Bosque che invece, è andato dritto per la sua strada, sostenendo più volte che quel modo di giocare è un modo di essere insito degli spagnoli.

La seconda avvisaglia è stato il campionato deludente del Barcellona, che dopo anni non ha vinto nulla e in alcune sfide è parso addirittura una squadra mediocre.

Può essere vero, come sostengono i sostenitori della superiorità calcistica spagnola, che ben cinque squadre sono arrivate alle semifinali e finali Europee ma nessuna di queste applica il tiki-taka. Anzi.. Ancellotti lo ha umiliato.

Il Bayern Monaco dal Real Madrid ha incassato cinque goal in due partite e non è mai riuscito a ribattere al gioco della squadra di Ancellotti.

Eppure anche davanti all’evidenza, sembra che gli spagnoli non vogliano cedere alle loro convinzioni.

Invece servirebbe un nuovo corso, soprattutto tattico e non tanto negli uomini perché, la Spagna è una fucina di talenti provenienti dalle giovanili.

Se i campioni del Mondo in carica subiscono la maledizione di gironi, come la Francia nel 2002 e l’Italia nel 2010, il Brasile non se la passa meglio.

La squadra carioca è probabilmente la peggiore degli ultimi vent’anni e lo si vede sul campo.

Un esordio difficoltoso e con aiutinho contro la Croazia e soprattutto uno zero a zero contro il Messico che rende la qualificazione un po’ più interessante.

Il problema verdeoro è la mancanza di veri talenti a parte Naymar e di una squadra che non sembra nemmeno avere un vero gioco.

Sicuramente, spinti dal pubblico di casa e non solo, i brasiliani arriveranno molto lontano nel torneo ma al momento risultano una delle delusioni del torneo.

La strada è ancora lunga e il clima influenzerà molto le gare; le squadre dovranno essere brave a dosare le forse e il ritmo.

Dovrà essere il pallone a correre sul campo e non i giocatori. Altrimenti resisteranno solamente per i primi quarantacinque minuti.

Una cosa però è probabile, per la prima volta una squadra europea potrebbe vincere dall’altra parte dell’emisfero… E vedendo questa Germania… Basta che non incontri l’Italia.

Un ultimo appunto all’organizzazione brasiliana che, ha fatto passare un gruppo di tifosi cileni senza biglietto in sala stampa ma ha bloccato Diego Armando Maradona all’ingresso. Pur essendo provvisto di tessera stampa.

La scusa ufficiale è che ha sbagliato ingresso (ma non potevano indicargli quello corretto?) ma è molto più probabile che lo considerino un personaggio scomodo… Soprattutto per il presidente Fifa Blatter.

Mattia Cagalli

[20/06/2014]

Riproduzione vietata

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img