Simone Cristicchi fa il pienone al Teatro Toniolo di Mestre con il suo spettacolo gratuito, nonostante la giornata uggiosa di domenica e le code all’entrata che hanno creato qualche disagio.
Una cosa che non si vede tutti i giorni quella ideata dal cantautore battezzato a SanRemo che con il suo show ‘Magazzino 18’, riesce a raccogliere una folla di spettatori attenti ed entusiasti.
Lo spettacolo, diretto da Antonio Calenda e scritto da Jan Bernas, ci porta con la memoria ad un momento storico importante del nostro triveneto, l’esodo istriano.
Porto vecchio, Trieste. Una sedia buttata lì con tante altre, con un nome e la scritta ‘Servizio Esodo’. Da qui parte lo spettacolo che porta davanti ai nostri occhi piccole, ma importantissime, testimonianze di chi su quella sedia si è seduto.
E così, a guardarsi attorno, si vede qualche occhio lucido, qualcuno che trattiene a stento le lacrime, quel qualcuno che, forse, ora seduto tra gli spettatori, anni indietro, si è trovato protagonista di questa vicenda, raccontata in maniera sorprendere da Cristicchi.
Una vicenda che tocca molti da vicino, persone che discendono da coloro i quali nel 1947 hanno deciso di lasciare l’Istria, che sarebbe da lì a poco passata sotto la Jugoslavia, e continuare a vivere in Italia.
Proprio il Magazzino 18, che da il titolo allo spettacolo, è quel luogo dove gli esuli lasciavano i loro beni sperando poi di riprenderseli in futuro. Da lì è partita la nuova vita di quasi 300 mila persone, e da lì parte il racconto di Cristicchi che, in due ore di show, ci allieta e commuove con parti recitate e altre musicate con canzoni inedite dello stesso cantautore.
Sara Prian
[04/02/2014]
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