Dovrebbe essere a maggio la convocazione agli stati generali per cercare di fermare il fenomeno dell’accattonaggio.
E’ il vicesindaco Sandro Simionato è deciso a chiamare a raccolta tutti i sindaci del Veneto, ma non solo. In questa riunione vuole accanto anche la Regione e il Ministero degli esteri.
«Vorrei che partisse da Venezia – spiega – una riflessione seria, ponderata, sulla base di analisi e dati scientifici, del fenomeno dell’accattonaggio».
Alla mano si hanno anche i dati di monitoraggio a livello europeo, che segnano che il fenomeno è in espansione e riguarda una decina di milioni di persone in movimento dai paesi dell’Est verso Spagna, Italia e Francia.
«Perché la repressione non basta – ha continuato – e non sono sufficienti nemmeno i coordinamenti tra Comuni». E così il vicesindaco vuole fare di Venezia un punto di riferimento nella lotta contro l’accattonaggio.
In Veneto, infatti, sono in 500 e 100 solo a Venezia. Claudio Donadel, che dirige lo studio sul fenomeno, ha spiegato come per loro chiedere l’elemosina sia un vero e proprio lavoro. I soldi che ‘guadagnano’, infatti, vengono spediti poi a casa.
L’unica isola felice, con meno accattoni di tutti i capoluoghi di regione è Verona che ha una popolazione di barboni assolutamente inferiore. Se, infatti, come detto per Venezia e Padova se ne hanno 100, nella casa di Giulietta se ne trovano solo 35.
Redazione
[10/04/2014]
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