Pochi giorni fa, su proposta dell’Assessore provinciale ai trasporti Giacomo Grandolfo, la giunta provinciale aveva discusso circa la possibilità di articolare l’insegnamento scolastico su cinque giorni settimanali anziché sei, pare che questa idea sia stata ormai definitivamente decisa dalla Provincia, anche se molti sono i pareri contrastanti.
Dal settembre prossimo, negli istituiti superiori della Provincia di Venezia si andrà a scuola 5 giorni alle settimana, anziché 6. Prima però, ci sarà una fase di sperimentazione e solamente alcune, saranno le scuole dove ciò avverrà, a seconda della disponibilità dei presidi, d’accordo o meno con l’attuazione.
In questa fase saranno coinvolti gli istituti scolastici superiori di Mestre, San Donà di Piave e Portogruaro (ad eccezione del liceo ‘’XXV Aprile’’). Numerose però, sono le proteste scoppiate, soprattutto da parte dei liceo Bruno e Franchetti di Mestre e il Gritti di Venezia.
Proprio per poter chiarire la situazione, ieri pomeriggio si è tenuta una riunione a Ca’Farsetti, organizzata dall’Assessore all’Istruzione del Comune di Venezia, Tiziana Agostini, alla quale hanno partecipato i numerosi presidi degli istituti superiori del territorio.
L’obiettivo era quello di capire quante siano le scuole davvero favorevoli all’iniziativa, visto che ‘’la decisione è stata presa su due piedi, con la scuola che sta chiudendo’’.
Dal canto suo la Zacariotto ha affermato: ‘’L’iniziativa del Comune è folle e strumentale, perché Ca’ Farsetti non ha nessuna competenza in materia e non si capisce a quale titolo sia stata fatta, senza contare che la Provincia non è stata minimamente informata’’.
Redazione
[30/05/2014]
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