Una valanga di emendamenti ha travolto la Legge di Stabilità. Sono oltre tremila quelli che costringono l’esecutivo a rimandare a sabato il termine di presentazione.
Stando alle ultime manca ancora un miliardo di euro che il governo sta cercando di trovare.
Ma è la seconda rata dell’Imu, che scade il 16 dicembre, l’argomento su cui si concentra l’attenzione pubblica, più che altro. E’ proprio il nodo su cui il ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni ha ammesso di avere problemi di risorse.
Per il Pdl non ci sono incertezze: la seconda rata dell’Imu deve essere cancellata, lo ha confermato anche ieri il vicepremier Angelino Alfano. Per la sua copertura servono 2,4 miliardi e sembra che l’orientamento possa essere quello di aumentare gli acconti Ires e Irap, limitandoli alle banche e alle assicurazioni.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ieri sera ha incontrato i gruppi parlamentari del Pd, davanti ai quali ha difeso la manovra: «Sono stati 6 mesi di corsa a ostacoli, si sono caricate molte aspettative, voglio riportare con i piedi per terra questa discussione». La legge di Stabilità «è migliorabile», ha aggiunto, ma senza toccare i saldi, anche perché ci sono «troppe variabili di rischio da non trascurare». «Io il coraggio ce l’ho e ce lo metto tutto, ma chi governa oggi deve dimostrare serietà e responsabilità», ha sostenuto, aggiungendo che si dovrà lavorare ancora sulla service tax.
Paolo Pradolin
[07/11/2013]
Riproduzione vietata