L’emergenza ‘’scuole sporche’’ si allarga in tutta Italia. Le addette alle pulizie hanno così previsto per il 4 marzo uno sciopero nazionale, perché proprio dal terzo mese dell’anno, la situazione potrebbe interessare anche altre regioni, che subiranno dei cambi di appalto delle imprese di pulizia.
Napoli è un’altra delle città italiane dove è scoppiato il caso e il Parlamento cerca ora di mettercela tutta per garantire l’igiene e i fondi necessari. Questo almeno per un altro mese, finché non sarà il Governo del premier incaricato Matteo Renzi, ad occuparsene.
L’emendamento ‘’Salva Roma’’, che verrà oggi votato alla commissione bilancio (del quale fa parte anche il ‘’Salva Venezia’’) prevederà anche una copertura finanziaria con i fondi del Ministero della Pubblica Istruzione, intenzionata a stanziare 24 milioni di euro per la garanzia delle pulizie scolastiche (fino alla metà di marzo).
Ieri intanto, l’Assessore alle Politiche Educative del Comune di Venezia, Tiziana Agostini ha presentato alla commissione Istruzione e Scuola dell’Anci, una relazione proprio sull’emergenza ‘’scuole sporche’’. ‘’L’impegno dell’Anci adesso è di interagire con Matteo Renzi, che già nei giorni scorsi si era speso in termini propostivi per quanto riguarda l’edilizia scolastica’’, ha commentato la Agostini.
Le addette alle pulizie, sostenute dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti, hanno però organizzato una manifestazione per il 4 marzo, che probabilmente rischierà di compromettere ancor di più la situazione igienica delle aule scolastiche.
I genitori nel frattempo non tacciono e sono già pronti gadget e volantini con una faccina triste, per manifestare la loro preoccupazione per il futuro dei loro figli.
Alice Bianco
[20/01/2014]
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