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Scippo violento, la donna va all’ospedale ma i carabinieri rintracciano responsabili: 20 anni e 18

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carabinieri arrestano uomo manette

Avevano deciso di scippare una donna mentre stava rientrando nella sua abitazione di Grezzana, ma l’impeto usato aveva fatto rovinare al suolo la malcapitata, procurandole escoriazioni giudicate guaribili in dieci giorni dai sanitari dell’ospedale di Marzana.

Determinante per il buon esito delle indagini condotte dai carabinieri della locale Stazione e dei colleghi del nucleo operativo radiomobile di Verona è stata la testimonianza del marito della signora e della figlia, una studente universitaria che, rientrando a casa dopo aver seguito le lezioni, ha notato una Fiat 600 percorrere le strade urbane in maniera anomala, fermandosi più volte e ripartendo, quasi come a testimoniare la volontà del conducente di studiare tutto quello che stava accadendo a quell’ora in quella zona.

I carabinieri, infatti, quando hanno chiesto, dopo aver effettuato il primo intervento per soccorrere la rapinata e chiederle cosa fosse successo, se qualcuno avesse visto qualcosa, si sono imbattuti in una ragazza molto determinata che non solo ha indicato nei minimi particolari il modello della vettura, ma che ha soprattutto fornito l’esatta targa del mezzo.

I militari dell’Arma, dopo aver fatto gli accertamenti per risalire al proprietario del veicolo, si sono messi alla ricerca dello stesso, trovato parcheggiato nel centro storico di Verona.
A quel punto hanno avuto la conferma che chi si era messo alla guida al momento della rapina non era nient’altro che il proprietario del veicolo, un 20enne di Verona il quale, alla vista dei carabinieri non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità.

I carabinieri, dopo aver trovato anche i vestiti utilizzati per compiere il delitto, si sono messi alla ricerca dell’autore materiale della rapina, descritto dalla rapinata in maniera dettagliata.
Dopo un paio d’ore i carabinieri lo hanno rintracciato nei pressi della sua abitazione ubicata nel quartiere di Borgo Trento.

Anche al 18enne non è rimasto che ammettere le proprie colpe e confessare il luogo dove aveva nascosto la borsa rapinata alla donna.

Redazione

[16/11/2013]

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