Scattati ieri Tasi ed anche gli aumenti su gasolio e benzina, ma a far scioperare domani gli impianti di Eni ed Agip, che rimarranno chiusi per 24 ore il 5 e 6 marzo, sono i mancati accordi fra l’azienda e i gestori delle pompe di benzina.
Questo quanto fanno sapere in una nota, i sindacati Faib, Fegica e Figisc, ‘’costretti a prendere atto dell’incomprensibile atteggiamento di chiusura improvvisamente manifestato da Eni, a pochissimi passi dalla conclusione del lungo negoziato volto al rinnovo degli accordi collettivi che i gestori di marchio attendono da due anni’’.
Già da parecchio tempo l’azienda aveva manifestato la volontà di imporre le proprie condizioni, diverse da gestore a gestore e questo nonostante le leggi che regolano il settore, lo vietino.
I sindacati, per proteggere i benzinai e salvaguardare i posti di lavoro, ha così deciso di indire uno sciopero, segno di protesta contro questo sistema e strumento per far cessare le differenze sul prezzo dei carburanti, garantendo condizioni eque per competere sul mercato ed avere prezzi più giusti.
Lo stop inizierà oggi, 4 marzo 2014 dalle ore 19 fino alle ore 7 del prossimo venerdì 7 marzo.
Alice Bianco
[04/03/2014]
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