‘L’Italia si ferma’, è diventato questo il motto del movimento spontaneo che aggrega diverse organizzazioni per la protesta imminente, tra le quali il Movimento Forconi, il Movimento autonomo autotrasportatori, il Co.Spa. Autotrasportatori, agricoltori, ambulanti, i tassisti e chissà chi altri. Si tratta di tutte le categorie che si fermeranno per il maxi sciopero e che potrebbero ‘piantarsi’ per bloccare la mobilità.
“Ribellarsi è un dovere”, dicono i volantini che stanno già circolando, mentre la protesta si organizza attraverso web e social network.
“Quando un governo non fa ciò che dice il popolo, va cacciato anche con
mazze e pietre” dice un altro slogan alquanto poco rassicurante.
Dalla Sicilia al Piemonte cresce la tensione. A Torino sono annunciati tre presidi principali: in centro in piazza Castello, alla periferia nord in piazza Derna, a sud in piazza Pitagora. Già decisi anche i luoghi della protesta a Novara (piazza Matteotti), Verbania (rotonda di Fondotoce) ed
Alessandria (piazza della Libertà).
Paolo Pradolin
[07/12/2013]
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