Il movimento dei forconi ha fermato Torino ieri. Bloccate le vie del centro, occupate le stazioni ferroviarie di Porta Nuova e Porta Susa, Torino è rimasta per ore bloccata da una massa eterogenea a cui avevano affluito disoccupati, studenti, pensionati, ma anche ultras della Juventus con i simboli dei «Drughi», appartenenti a CasaPound e all’estrema destra.
A Piazza Castello ci sono stati duri scontri anche con le forze dell’ordine: quattordici agenti feriti, un fotografo dell’Ansa malmenato e derubato, un manifestante fermato.
Nel resto d’Italia la protesta dei «Forconi» ha provocato blocchi in ordine sparso e qualche interruzione ferroviaria.
Gravi disagi al traffico si sono registrati in Liguria, colpita da una serie di blocchi da Ventimiglia a La Spezia. Il confine con la Francia è stato interdetto per ore: oltre a Ventimiglia i manifestanti hanno occupato la stazione ferroviaria di Imperia dalle 11 e 45 alle cinque e mezza del pomeriggio, impossibile per i treni arrivare al confine, impossibile per chi arrivava dalla Francia proseguire oltre Taggia.
Il traffico è ripreso con difficoltà dopo le sei di sera ma oggi viaggiare è un’incognita: «Scendiamo in piazza e blocchiamo tutto finché i politici non se ne vanno a casa» hanno promesso i leader improvvisati della protesta: «E venerdì tutti a Roma».
Situazione critica anche in Veneto, soprattutto nel Vicentino e nel Veronese con la chiusura temporanea di alcuni caselli autostradali della A4: «Mi dispiace per i disagi — ha detto il presidente della Regione Luca Zaia — ma i temi sollevati sono sacrosanti».
In Campania al blocco dello svincolo autostradale dell’A3 a Battipaglia i dimostranti hanno distribuito un volantino: «Quando un governo non fa ciò che il popolo vuole va cacciato anche con mazze e pietre. Ci hanno accompagnato alla fame, hanno distrutto l’identità di un Paese».
Paolo Pradolin
[10/12/2013]
Riproduzione vietata