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Scandalo Mose, sindacati preoccupati per i lavoratori

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Scandalo Mose, sindacati

CGIL CISL UIL di Venezia hanno suonato l’adunanza in data odierna, con le Federazioni di Categoria che rappresentano i lavoratori occupati nei lavori del “sistema MOSE”, facendo proprie le preoccupazioni dell’insieme dei lavoratori per verificare le conseguenze e le possibili ricadute occupazionali e per una analisi più generale, viste le implicazioni dell’inchiesta in corso per il completamento dell’opera.

Premessa la riconferma della piena fiducia del Sindacato Confederale sull’indagine in corso da parte della Magistratura, volta ad accertare le responsabilità in ordine all’uso illegale dei fondi stanziati per la realizzazione del Mose e ad ogni altro eventuale abuso, CGIL CISL e UIL sottolineano l’urgenza che il Governo assuma ogni necessaria decisione per evitare che siano i lavoratori a pagare il conto più alto del costo della corruzione per garantire la continuazione dei lavori, e a mettere in sicurezza il patrimonio di professionalità e conoscenze formatesi nel percorso di studio, progettazione e realizzazione del sistema di opere, comprese quelle complementari, a difesa della Città e della laguna di Venezia.

Un impegno tanto più doveroso in considerazione del fatto che: Venezia non può attendere oltre la realizzazione di un’opera così importante, lo stato di avanzamento non consente ripensamenti sul progetto, i costi fin qui sostenuti non possono essere vanificati dall’interruzione dei lavori.

Non potendosi dimostrare, che soluzioni alternative possano fornire maggiori garanzie rispetto a quelle in avanzato stato di realizzazione, sarebbe quindi delittuoso fermare i lavori per avviare un nuovo ciclo di valutazioni su progetti alternativi.

Pur essendo del tutto evidente che quanto emerge dalle indagini e le dichiarazioni degli ex responsabili apicali del Consorzio hanno determinato un colpo decisivo sulla credibilità dello stesso, bisogna consentirgli, attraverso un sistema più efficace di controlli e di verifiche che possa continuare la sua funzione sino al completamento dei lavori.

E allo stesso tempo si pone la necessità di decidere al più presto quale sia il soggetto preposto a raccogliere e valorizzare il patrimonio di conoscenze accumulato e a gestire il funzionamento del sistema Mose, garantendo le risorse necessarie.

Per queste ragioni CGIL CISL UIL di Venezia rinnovano la richiesta di convocazione di un incontro con il Prefetto di Venezia, con l’obiettivo di attivare un tavolo di confronto che veda in primis la presenza del Governo oltre a tutte le parti interessate per la soluzione della vertenza MOSE, allo scopo di concordare le misure necessarie a tutela degli oltre 1000 lavoratori diretti, del completamento dei lavori e della valorizzazione futura del patrimonio di competenze tecnologiche e professionali formatosi nel percorso di progettazione e realizzazione della più impegnativa opera idraulica mai realizzata.

CGIL CISL UIL
Venezia
R. Montagner
L. Gottardello
B. Zacchei

[20/06/2014]

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