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SCANDALO MOSE E MAZZETTE | Mazzacurati confessa di aver pilotato gara d’appalto

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Nell’interrogatorio con la pm Paola Tonini, Giovanni Mazzacurati confessa di aver aiutato e privilegiato le piccole imprese, che si lamentavano di essere state escluse dai lavori del Mose.
NOTIZIE VENEZIA | “Il Grande Burattinaio”, così è stato definito ieri Giovanni Mazzacurati, dalla pm Paola Tonini, nell’interrogatorio voluto direttamente dall’ex patron del Consorzio Venezia Nuova.
Per due ore, l’81enne ex Presidente, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di turbativa d’asta, ha risposto alle domande poste della pm, confessandodi essere effettivamente intervenuto nella famosa gara d’appalto indetta dall’Autorità  Portuale, ma solamente per aiutare le piccole imprese, che si erano lamentate di essere state escluse dalle opere di salvaguardia lagunari.
«È stato l’unico episodio e non me n’è venuto nulla in tasca», ha dichiarato l’ex presidente del Cvn, sebbene abbia riconosciuto l’illegalità  della procedura, ha inoltre assicurato che si è trattato dell’unica sua ingerenza in vicende del genere.

Nei documenti finali della Guardia di Finanza si contesta anche, come il Consorzio Venezia Nuova fosse come un’impresa “a gestione familiare” e Mazzacurati denominato “Re”, “Monarca Assoluto”, “Imperatore”, “Doge”, a capo di una vera e propria associazione a delinquere, con collaboratori i membri del Consiglio direttivo e i dirigenti ai vertici del Consorzio.
Un’organizzazione che avrebbe avuto il compito di emettere ed utilizzare false fatturazioni, probabilmente usate per corrispondere delle tangenti a pubblici ufficiali o finanziare illecitamente degli esponenti politici, come quello del Pd di Mestre, Giampiero Marchese.

Non sono ancora sopraggiunti degli accertamenti e nell’interrogatorio a Mazzacurati, i suoi avvocati Giovanni Battista Muscari Tomaioli e Alfredo Biagini, assicurano che l’assistito ha solamente confermato quanto detto dal gip Alberto Scaramuzza, di essersi attivato per far vincere una gara d’appalto esterna, a piccole imprese che si erano lamentate di lavorare troppo poco per il Consorzio.

Alice Bianco
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[26/07/2013]


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