Inchiesta Mose, prime indiscrezioni: Pio Savioli avrebbe intascato mazzette per circa 600 mila euro durante il biennio 2005-2006.
NOTIZIE VENEZIA | Secondo le ultime informazioni raccolte dalla Guardia di Finanza di Venezia, Pio Savioli, uno dei consiglieri del Consorzio Venezia Nuova, da venerdì all'obbligo di dimora nella sua casa di Villorba, avrebbe, tra il 2005 e il 2006, intascato circa 600 mila euro di mazzette, con una media mensile di 25 mila euro, raggiungendo a volte anche i 60 mila al mese.
Chi avrebbe elargito i soldi a Savioli era la Cooperativa San Martino di Chioggia, gestita dall'amministratore Mario Boscolo Bacheto, anch'egli agli arresti domiciliari, insieme al collegaamministratore Stefano Boscolo Bacheto.
Dopo una verifica fiscale, le Fiamme Gialle si sono accorte del collegamento fra il patrimonio dell'azienda e la gara d'appalto di 12 milioni di euro indetta dall'Autorità Portuale: il Consorzio Venezia Nuova avrebbe pilotato tutto e tramite accordo con le imprese più grandi unite, favoriva le piccole imprese.
Le prove della consegna di queste mazzette a Savioli, sono documentate dalla “contabilità parallela” scoperta dai finanzieri in diversi file archiviati dalla segretaria della Coop. San Martino, uno dei quali chiamato “Savioli”, dove sono riportate le singole uscite con data e importo: 25.000 euro in data 7/12/2005 con scritto “in parte per lunedì Mario consegna a Savioli”.
Stando alle indagini, Savioli sembra andasse a ritirare di persona queste bustarelle nella sede San Martino di Marghera. Fondi neri che arrivavano alla suddetta azienda tramite le società cartiere, l’austriaca Istra Impex, amministrata dai due Boscolo Bacheto e la Carina di Mestre, create per emettere false fatturazioni.
Alice Bianco
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[16/07/2013]