E’ andata bene col Policlinico San Marco e Mirano. Meno con Venezia. Su Mestre c’è stato un recupero abbastanza sostanzioso. Ha avuto esito il forte impegno di IdV e del Pd: abbiamo convinto la maggioranza a non tirare troppo la corda. Avrebbero sbriciolato il polo di chirurgia programmata protesica, e sarebbe stato un delitto. Così al Policlinico San Marco abbiamo recuperato 25 posti, assorbendo meglio i tagli (20 posti nell’area chirurgica ortopedica, 3 al week surgery, 2 in Terapia intensiva). Siamo soddisfatti anche per Mirano, dove la Cardiochirurgia continuerà a funzionare finché l’hub dell’Angelo non riuscirà a gestire in proprio tutti gli interventi dell’Ulss.
Su Venezia abbiamo provato a far quadrato per contrastare la riduzione dei posti letto, ma la maggioranza di centrodestra era blindata ed ha bocciato le nostre proposte, che mantenevano reparti e servizi a nostro avviso indispensabili per gli abitanti del centro storico. Non vorremmo, come avevamo ventilato, che il Civile venisse ora considerato alla stregua di un poliambulatorio.
Nei prossimi giorni ci riserviamo di sentire i colleghi consiglieri regionali veneziani, sia di maggioranza che di minoranza, sui costi del project financing dell’ospedale all’Angelo. Vorremmo presentare una risoluzione che impegni la Regione a farsi carico in toto delle pesantissime rate , che strangolano i conti dell’Ulss 12. Se l’Angelo serve a quattro ulss, è sacrosanto che sia la Regione a pagare i 15 milioni di euro all’anno per 27 anni, senza che ci rimettano solo i cittadini veneziani.
Gennaro Marotta,
consigliere regionale di Italia dei Valori
[28/9/2013]