Dichiarazione ferma quella del governatore della Regione Veneto, Luca Zaia sulla sanità: “Ospedali: meno soldi in architettura e strutture più funzionali, così si risparmiano milioni.”
Dura la posizione del leghista Zaia che in fatto di tagli alla sanità, pensa che il risparmio debba partire proprio da qui, spendendo quel denaro per l’acquisto di macchinari utili e per sovvenzionare nuovi servizi. Progetto che il governatore ha deciso di presentare durante la prossima Conferenza delle Regioni, mostrando sempre più come il Veneto possa essere considerato un esempio virtuoso per la sanità italiana.
L’Ospedale mestrino dell’Angelo, progettato dall’archistar Carlo Aymonino con le sue vetrate che coprono un’intera facciata e l’Ospedale Santorso di Thiene (Vi) ideato dall’architetto Alberto Altieri con le palazzine decorate e vetro, sono due esempi di “spreco” edilizio. Per non parlare dei 600 milioni di euro che costerà in totale l’ampliamento dell’ospedale di Padova.
«Nessuno vuole estromettere architetti di fama dalla progettazione, per carità – dice Zaia – ma credo che le amministrazioni pubbliche abbiano il dovere di fissare dei paletti a tutela dei malati, dei medici, anche dell’economia di costruzione e di gestione.»
D’accordo con Zaia anche il Governatore leghista del Piemonte Roberto Cota e la Presidente del Friuli Venezia Giulia, la democratica Debora Serracchiani.
Tra le priorità, in Veneto, oltre all’ospedale di Padova c’è la cittadella della salute a Treviso (224 milioni di euro); l’Ospedale del bambino al Borgo Trento di Verona (100 milioni); il nuovo Ospedale di Monselice-Este (Pd) (165 milioni) in fase di costruzione e il nuovo Ospedale di Asiago (Vi) (122 milioni).
Alice Bianco
[18/11/2013]
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Effettivamente non fa una piega il ragionamento di Zaia, non capisco il perché solo ora,…misteri Italiani !!!