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Sanità in Veneto, Zaia vuol migliorare l’accoglienza nelle sale d’aspetto

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medici ospedale in corsia

Migliorare sempre più la sanità veneta, il governatore Luca Zaia continua la sua battaglia per ridurre le spese, ma anche le code e l’attesa nei Pronti Soccorsi. La sua idea è quella di formare delle persone competenti, “gli angeli delle sale d’aspetto”, che possano aiutare i pazienti in attesa e diano loro sostegno.

Nonostante dal 2009 al 2013 il numero degli accessi ai Pronti Soccorsi veneti siano diminuiti (120 mila codici bianchi e verdi in meno), grazie ad una migliore assistenza territoriale (ambulatori ed altre strutture intermedie), ora il Presidente della Regione ha pensato di apportare dei miglioramenti anche in materia di accoglienza.

“Persone predisposte ai rapporti sociali ed educate, che passino di poltrona in poltrona ascoltando le esigenze di chi aspetta la visita, dando informazioni, spiegando” queste le caratteristiche richieste e il governatore ha subito pensato agli studenti di Medicina, che potranno essere pagati dalle Usl o essere volontari.

Tre mesi di tempo il limite dato alla Regione alle Usl, per predisporre il piano di gestione delle attese e dar vita ad un team d’accoglienza per il nuovo servizio pensato (già sperimentato con successo nelle Usl di Thiene, Arzignano e Treviso).

Accoglienza che dovrà comprendere alcune caratteristiche anche da un punto di vista logistico: segnaletiche adeguate e anche in inglese, cura degli spazi, dell’illuminazione e dei colori, prese elettriche per ricaricare telefonini e Ipad, rete Wi-fi, distributori automatici d’acqua, opuscoli informativi e mediatori culturali per i pazienti stranieri.

Per ciò che riguarda il budget, Zaia assicura: “Rientra nella copertura garantita dalla Regione alla Sanità, a me interessa non far sentire abbandonate le persone che si rivolgono ai nostri punti di emergenza.”

Alice Bianco
[01/02/2014]

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