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Sanità a Venezia: è arrivato Dal Ben, tutti con Dal Ben

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giuseppe dal ben ulss 12 veneziana

Impressioni e pareri sono senz’altro positivi in terza commissione sanità, alla presenza del vicesindaco Simionato e del delegato del sindaco Centanini, dopo la presentazione del nuovo direttore generale della Ulss 12 veneziana Giuseppe Dal Ben.

Per fortuna il nuovo direttore ha premesso di non essere un oratore, perchè al termine del suo intervento, in cui ha snocciolato dati e progetti con semplicità e senza artefatti, tutti ne erano sedotti.

Tra i progetti imminenti di cui si è reso conto il nuovo DG in questi pochi giorni, l’esigenza di ampliare la sala di accoglimento del pronto soccorso dell’Angelo e di fare interventi strutturali ‘importanti’ su Venezia, perchè bisogna dare la risposta che il paziente si aspetta di ottenere in termini di assistenza e umanizzazione, a prescindere dal numero dei primari e dei posti letto.

Il dottor Dal Ben ha promesso il suo impegno per aumentare il numero delle idroambulanze, per dare un’accelerata ai lavori del nuovo Jona (che avrà la piattaforma per l’elisoccorso in cima) ove troveranno spazio le ‘medicine’ riorganizzate, avendo chiesto che gli operai lavorassero anche il sabato e la domenica per rispettare la data di consegna che è aprile 2014.

Il suo impegno andrà inoltre in favore degli approdi e dei passaggi interni coperti, e di una riorganizzazione dei servizi ospedale-territorio (“Come fa l’assistenza domiciliare ad essere articolata su orari solo mattutini? Al pomeriggio il paziente sta bene?”).

A breve il nuovo direttore si occuperà della sostituzione dell’apparecchiatura per la risonanza magnetica del civile mentre andrà senz’altro sostituita anche quella per le mammografie del Giustinian.

La questione dei letti ‘Hospice’, inoltre, sarà studiata con cura in un piano più grande che prevede un approfondimento di tutta la materia oncologica.

Insomma, idee chiare e grande voglia di fare da parte del nuovo direttore, in un intervento apprezzato da tutti anche per la disponibilità personale all’ascolto.

E qualche conferma. Come quando ad esempio ha detto che aveva conosciuto il ‘Civile’ di Venezia per aver partecipato ad alcuni convegni anni fa e che ora, entrandoci da direttore qualche giorno fa, aveva avuto una stretta al cuore per come lo ha trovato.

“Anche a noi fa così” ha detto una signora veneziana tra il pubblico in fondo alla sala Consiliare.

Paolo Pradolin

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  1. A distanza di un anno, è giusto sottolineare quanto di positivo ha fatto il nuovo dirigente per la sanità veneziana, dopo anni di immobilismo della gestione Padoan. L’importante è che continui così, senza lasciarsi condizionare da chi ormai crede che questa nostra antica città non sia più una città per giovani. Di recente proprio alcuni giovani intellettuali stranieri di mia conoscenza l’hanno definita la città del futuro. Che abbiano ragione?

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