Piazza San Marco di Venezia? Terra di abusivismo e di gang che si ‘spartiscono’ il territorio. Storie vecchie di venditori di grano, palline di gomma, cinture e borse, che ritornano, ma forse alzando l’asticella del livello di sicurezza percepita.
La pubblica denuncia la fa nientemeno che lo storico Caffè Quadri di piazza San Marco. I titolari sono arrivati ad affiggere un avviso sulla porta del locale: «Piazza San Marco è nelle mani dei venditori abusivi bengalesi. E’ triste vedere che è il loro territorio».
La gravitĂ di quanto accaduto dal loro racconto: «L’altra sera, con l’acqua alta, i clienti faticavano a raggiungerci. E così ho mandato un cameriere a prenderli in Bacino Orseolo con degli stivali di gomma». Appena girato l’angolo, il cameriere è stato affiancato da tre cittadini bengalesi. «Gli hanno detto “Tu non puoi vendere stivali, questo è il nostro territorio”. Lui ha risposto che non doveva venderli, che doveva solo accompagnare dei clienti, mostrando loro che era in divisa. Non è bastato. Quando è arrivato in bacino Orseolo se ne sono aggiunti altri, l’hanno accerchiato impedendogli di arrivare dagli ospiti. A questo punto i clienti se ne sono andati, e noi abbiamo perso un tavolo di tre persone: oltre al danno d’immagine, anche quello economico».
Per il fatto è stata presentata denuncia ai carabinieri: «Non voglio fare alcuna polemica contro le forze dell’ordine o il Comune – ha dichiarato Alajmo, proprietario – i controlli ci sono, li vediamo. Ma forse non bastano, c’è un vuoto normativo su come affrontare la situazione. Combatterli è come rastrellare la sabbia. Capisco la necessitĂ di questa gente che deve vendere a tutti i costi, ma la loro libertĂ deve finire quando inizia il nostro disagio. Se io mi mettessi in piazza a vendere bibite abusivamente lo potrei fare senza conseguenze?».
Paolo Pradolin
[15/02/2014]
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