C'è crisi anche sui saldi
NOTIZIE MESTRE |Saldi a Mestre, prima settimana con pochi affari. La crisi si fa sentire nei negozi che hanno abbassato i prezzi e mediamente sono stati spesi 50 euro a testa. Questa la regola dei saldi estivi 2013 che fanno registrare, secondo le stime di Adico, Associazione Difesa Consumatori, punti vendita affollati ma pochi soldi in cassa. Insomma si entra, si guarda tanto ma si spende pocoEppure i ribassi sono invitanti, con una media del 30% di sconto, e l'assortimento abbondante ma 1 mestrino su 2 spenderà massimo 50 euro per i saldi, quindi concedendosi solo uno sfizio, e 1 su 3 spenderà più di 120 euro. Solo il 20% spenderà più di 120 euro.
«Le abitudini dei consumatori stanno cambiando, e quello che l'anno scorso era un comportamento dettato dalla crisi, quest'anno è diventato già più radicato – spiega il presidente di Adico Carlo Garofolini – non si tratta solo di tagliare il superfluo, ma si vive in modo diverso l'appuntamento con i saldi, che non vengono più percepiti come un appuntamento imperdibile proprio perché lo spendere ha perso la sua connotazione “consolatoria” e diventa anzi motivo di ansia. In parallelo, crescendo la propensione a pur minimi risparmi, ecco spiegato perché anche questi saldi estivi saranno davvero magri».
L'aspetto positivo di questa crisi è che chi ha destinato – magari a fatica e con sacrifici – un budget per acquistare in saldo un capo o un oggetto che non potrebbe permettersi a prezzo pieno, troverà nei negozi un ottimo assortimento, proprio perché in stagione le vendite sono state molto scarse.
Sul fronte della tipologia di acquisti, al primo posto resta sempre l'abbigliamento (41%) seguito da articoli per bambini (32%), in particolare quelli più costosi come mobili, sterilizzatori e giostrine, calzature e accessori (23%), intimo e costumi (4%).
Redazione
[redazione@lavocedivenezia.it]
Riproduzione Riservata
[15/07/2013]