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SABRINA SCAZZI | 'Sarah non l'ho uccisa io'

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TARANTO | “Sarah non l'ho uccisa io”. A dirlo è Sabrina Scazzi in aula. “Allora perché suo padre l'accusa?” Le chiede il suo avvocato. “Il perché – ha risposto la ragazza – è scritto nelle lettere e nei memoriali che continua a scrivermi e nei quali mi chiede spesso perdono e si accusa di essere stato lui l'unico autore dell'omicidio”.
E’ forse il punto più saliente emerso ieri nel corso della lunga udienza del processo per l’omicidio di Sarah Scazzi. Oltre nove ore per l’interrogatorio di Sabrina Misseri, imputata di omicidio assieme allamadre Cosima Serrano.
Per tutto l'interrogatorio Sabrina ha risposto ai pm con numerosi “non ricordo” e “non so” sulle ore che hanno seguito la scomparsa della cugina Sarah. In particolare riguardo alla ricostruzione degli spostamenti, delle telefonate e delle persone incontrate subito dopo la scomparsa della cugina.
Domande ripetitive e incalzanti che la difesa avrebbe definito “sfiancanti” per la ragazza che a sua volta avrebbe giustificato le sue incongruenze tra versioni e vuoti di memoria spiegando che “in quel momento non ero lucida, ero in confusione”.

C’è un buco di un'ora e mezza che la ragazza non è riuscita a spiegare e potrebbe essere cruciale nella vicenda, quello tra le 15.30 e le 17.00, prima che la ragazza accompagnasse la madre dai carabinieri per denunciare la scomparsa di Sarah. Sabrina ha detto di essere stata a casa con sua madre ma non ha saputo fornire dettagli su cosa abbia fatto.
Dopo la pausa dell’udienza la ragazza è apparsa più sicura di sé anche se ha ceduto alla commozione un paio di volte, come era già  accaduto nella precedente udienza.
Alle domande del suo difensore, la giovane risponde smentendo tutte le accuse che le aveva rivolto Michele Misseri che la indica come responsabile dell'omicidio: “Mio padre ha detto il falso nell'incidente probatorio” ha dichiarato Sabrina.
La giovane qui sembra aver recuperato la memoria che le faceva difetto durante il precedente interrogatorio con i Pm, e risponde che: E’ falso che Sarah era a casa sua tra le 13 e le 14 del giorno della scomparsa. E' falso che stavano giocando a cavalluccio sulla veranda di casa sua. E' falso che Sabrina ha svegliato suo padre che dormiva in casa su una sdraio per aiutarla a nascondere il corpo dopo l'omicidio. E' falso che lei faceva da palo per strada mentre Michele Misseri si occupava di nascondere il corpo. Sabrina ha smentito anche di avere mai parlato di Sarah con suo padre per problemi di gelosia a causa del loro amico comune Ivano.
La ragazza ha inoltre raccontato il suo rapporto con Sarah e l'affetto che le legava. Possiamo dire allora che lei ha perso una sorella? Le ha chiesto il suo avvocato: “Si – ha detto Sabrina – lo possiamo dire”.

Giorgia Pradolin
[redazione@lavocedivenezia.it]

Riproduzione Vietata
[26/11/2012]


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