La Roma prosegue la sua marcia come un rullo compressore. Schiaccia l’Atalanta con tre gol e centra la quattordicesima vittoria casalinga. Dall’alto dei suoi 79 punti in classifica può guardare cosa fa la Juventus che gioca domani.
Lo scudetto è quasi un discorso finito oggettivamente, ma questa ammirevole rincorsa appassionata degli eroi è quasi commovente è tutta l’Italia non bianconera è con lei.
Rudi Garcia non merita un voto inferiore a quello di Antonio Conte: per vincere il suo terzo scudetto di fila la Juventus dovrà battere ogni record, e questo la dice lunga sulla qualità dell’inseguitrice.
L’Atalanta sembra aver perduto la spinta dopo la sconfitta della giornata precedente contro il Sassuolo. In questo caso però, poco avrebbe potuto contro una Roma troppo forte, capace di dare una grande prova di maturità.
A Garcia mancavano Destro, Pjanic, Florenzi, Benatia, Strootman, Balzaretti e Torosidis: con un portiere e tre buone riserve sarebbe una squadra da zona Champions. Eppure nessuno si è accorto delle assenze, perché tutti quelli che hanno giocato ieri sera hanno dato qualcosa in più.
Daniele De Rossi migliore in campo, formidabile nel doppio lavoro tra fase difensiva e offensiva.
Ljajic ha dimostrato il campione che è, quasi a voler chiudere la porta alle chiacchiere. Ha segnato, servito un assist e colpito un palo clamoroso. Ma, cosa ancora più importante, ha sempre cercato la giocata difficile al servizio della squadra. In assenza di Pjanic serviva esattamente questo.
Garcia a Lilla raggiunse lo storica accoppiata campionato/Coppa di Francia e a Roma sta cercando con tutte le sue forze di fare altrettanto.
Roberto Dal Maschio
[13/04/2014]
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